Ciclismo
Giro d’Italia 2014, sesta tappa. Matthews: “Grande squadra”. Critiche alle strade
Pioggia, strade viscide e cadute: nulla di nuovo nella sesta tappa del Giro d’Italia 2014. A Montecassino, in un finale imprevedibile, vince in una volata ristretta la maglia rosa Michael Matthews. Di seguito le dichiarazioni a RaiSport dei protagonisti, che non risparmiano velate critiche all’organizzazione.
Michael Matthews: “Stento ancora a crederci. La mia squadra mi ha messo in una posizione perfetta all’inizio della salita e dovevo solo resistere. Alla fine avevo la gamba, sono sopravvissuto e ho vinto. Ringrazio tutta la squadra. La caduta? Non sarei qui se non mi avessero tenuto così avanti“.
Damiano Cunego: “E’ stata una tappa molto bella nella prima parte, poi abbiamo peccato la solita pioggia. Dopo la maxi caduta sono rientrato, ma i primi erano troppo distanti. Tra l’altro nell’ultima salita mi è anche caduta la catena“.
Steve Morabito: “La strada era bagnata e pericolosa, è stato come correre sul sapone. Noi della BMC siamo stati bravi a stare davanti e a dettare il ritmo. Siamo ben preparati per questo Giro“.
Valerio Agnoli: “Eravamo lanciati molto forte, purtroppo le rotonde sono sempre un problema. Tutto ciò può accadere se non si sta troppo avanti, ma queste cadute possono succedere sempre“.
Franco Pellizzotti: “Siamo arrivati ad una rotonda, forse qualcuno ha avuto paura e ha tirato troppo i freni. Sappiamo tutti che al Sud le strade sono viscide, appena piove un po’ si fa fatica a stare in piedi. In Irlanda piove sempre e non ci sono stati problemi, qui è molto pericoloso anche per le velocità molto alte“.
Diego Ulissi: “Sono caduti anche quelli nelle primissime posizioni, io sono stato fortunato a non cadere perché ero dall’altra parte della strada. Mi spiace molto. Purtroppo le strade quando piove sono viscide e pericolose, noi più che stare attenti non possiamo fare. E l’attenzione a volte non basta“.
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Foto da: Facebook