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Scherma
Scherma: la strada verso Rio del fioretto femminile. Che concorrenza!
Mancano poco più di due anni alle Olimpiadi di Rio 2016, ma il fioretto femminile italiano è già concentrato sull’obiettivo brasiliano. Con una speranza che non vuole arrendersi, almeno fino all’ufficialità: l’annullamento della rotazione delle gare a squadra e l’inserimento della prova tanto amata dal Dream Team azzurro (e della sciabola maschile). Al momento, tuttavia, il Cio non si è ancora pronunciato. Il verdetto sarebbe dovuto arrivare durante i Giochi di Sochi, calma piatta. Ma le possibilità sono veramente ridotte al minimo.
Tutto ciò, dunque, complica la strada del Bel Paese anche nella gara individuale. Non in fatto di risultati, dove quasi tutte le atlete azzurre hanno dimostrato di poter vincere contro le rivali di tutto il mondo, ma in fatto di scelte. La concorrenza per i due soli posti disponibili, infatti, sarà altissima: bisognerà risultare tra le prime 16 al mondo del ranking Fie (al momento ne abbiamo cinque) e, ovviamente, essere tra le prime due per quanto concerne l’Italia. Ora come ora, dunque, Arianna Errigo (prima) ed Elisa Di Francisca (seconda): un monopolio, destinato però a creare un’ancor più vasta concorrenza interna.
Che ne sarà, infatti, di Valentina Vezzali? La plurimedagliata jesina a Rio avrà 42 anni, ma ha già dichiarato di non voler alzare bandiera bianca. E’ pronta a dare l’assalto alla sua sesta Olimpiade consecutiva, ma sarà molto complicato anticipare Errigo (28 anni nel 2016) e Di Francisca (34 nel 2016) nella classifica mondiale della prossima stagione. A meno di clamorosi colpi di scena, dunque, saranno le due finaliste di Londra a scendere in pedana per l’Italia in Brasile. Difficile, infatti, ipotizzare che in poco meno di due anni escano dal seppur ottimo vivaio azzurro fiorettiste di maggior qualità e costanza di risultati delle due appena citate. Martina Batini, classe 1989, sta vivendo un grande periodo di forma con l’oro agli Assoluti di Acireale e l’argento agli Europei di Strasburgo, ma molto probabilmente sarà costretta a rimanere a casa. Come anche Valentina Cipriani, vincitrice di una tappa nella Coppa del Mondo 2014, e Carolina Erba, sul podio a Marsiglia nell’ultimo Grand Prix Fie.
Rio si avvicina e, quindi, si attende il verdetto del Cio sull’inserimento della prova a squadre. L’Italia della scherma è tuttavia molto pessimista: nel 2016 sarà un’Olimpiade dimezzata per quanto concerne una delle nostre armi di punta, il fioretto femminile. Ma potrebbe scaturirne un bellissimo spettacolo interno tra le azzurre, tanto affiatate quanto pronte a darsi battaglia vera (è già capitato in passato, sempre nel pieno della sportività) per volare in Brasile. Al momento, comunque, irrealistico credere ad un duo diverso da Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma