Calcio

Mondiali Brasile 2014: tempo di finalissima! Germania-Argentina, a chi la coppa?

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Un mese intenso, spettacolare, non esaltante per l’Italia ma che di certo faremo fatica a dimenticare presto. Il Mondiale 2014, come tutte le edizioni passate, ha fatto nascere storie particolari, raccontato aneddoti, svelato debolezze di nazionali dal grande prestigio ed esaltato stati quasi sconosciuti ai più come la Costa Rica. Un vero Mondiale, dunque, che terminerà stasera. Al Maracanà di Rio de Janeiro, dalle ore 21, non interesserà però più nulla dello splendido contorno: ci saranno solo Germania e Argentina, una contro l’altra, per alzare la coppa al cielo brasiliano.

I tedeschi, all’ottava finale della propria indissolubile storia, inseguono il quarto successo per agguantare gli azzurri e vendicarsi delle sconfitte nella semifinale 2006 e in quella di Euro 2012. La squadra di Loew è la grande favorita, per il valore della rosa – completa praticamente in ogni elemento – e soprattutto dopo la prova di forza mostrata in semifinale, con un 7-1 al Brasile destinato a rimanere nella leggenda. Verdeoro assenti dopo le prime reti, ma Germania estremamente superiore e in grado di arrivare in porta con una semplicità quasi irrisoria. Stasera sarà però tutta un’altra partita: il calcio lo ha sempre dimostrato, ogni match vive solo ed esclusivamente per se stesso. Pensare di poter fare dell’Argentina un sol boccone come accaduto con i cugini della Seleçao, molto probabilmente significherebbe perdere concentrazione e complicarsi la vita in maniera quasi irreversibile.

La Seleccion di Messi, che punta a recuperare Di Maria per mettere più pressione possibile alla difesa tedesca, è arrivata in finale dopo non essere partita con i favori dei pronostici. Noioso l’esordio con la Bosnia, un 2-1 risolto solo con una magia della Pulce dopo un orribile primo tempo giocato con un 5-3-2 che non si vedeva da decenni a questi livelli. Nel frattempo, la Germania spazzava via per 4-0 il Portogallo di Cristiano Ronaldo e si candidava subito a corazzata della manifestazione. Poi l’Iran, stoico a reggere lo 0-0 fino alla seconda meraviglia firmata Messi al 91′, e la Nigeria sconfitta 3-2 con ancora una doppietta del quattro volte Pallone d’Oro.

Nella fase finale tanta sofferenza per entrambe e vittorie di misura, escluso il gigantesco 7-1 al Brasile. L’Argentina supera la Svizzera al 117′ con un palo di Dzemaili a tempo scaduto che avrebbe potuto riscrivere la storia del Mondiale e poi Belgio (1-0) e Olanda (ai rigori), la Germania va ai supplementari con l’Algeria (2-1) e batte di misura una Francia vogliosa di fare bene, ma ancora acerba. Ora la finale, la più giocata di sempre con il terzo atto in programma al Maracanà dopo Città del Messico 1986 (vittoria di Diego) e Roma 1990 (teutonici i di rigore). Messi ha la ghiotta opportunità di entrare finalmente, e per sempre, nel lotto dei giocatori più forti della storia del calcio, la Germania – a cui la gloria dei singoli intessa di meno – punta a dominare il mondo dall’alto della sua indiscutibile potenza. Sarà una sfida aperta, interessante e impossibile da pronosticare: stasera al Maracanà andrà in scena una pagina fondamentale del mondo calcistico. Pronti a viverla, anche in Vaticano?

 

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