Scherma: Italia padrona agli Europei under 23

Grande Italia a Tbilisi, dove nella scorsa settimana si sono disputati gli Europei under 23 di scherma. La nazionale azzurra, infatti, ha conquistato ben dodici medaglie (media di una per gara, e così è stato a parte l’assenza di podi nel fioretto femminile individuale equilibrata dall’argento e bronzo della spada maschile) confermandosi ancora una volta al top di questa specialità sia con i senior – che ai recenti Europei di Strasburgo hanno vinto il medagliere – che con le compagini giovanili. E questo, in ottica futura, è quello che conta di più.

Il dato indicativo è quello delle prove a squadre: tre ori, due argenti ed un bronzo. Sorride sopratutto la spada, che ha fatto incetta di medaglie: il successo di Brenda Briasco nell’individuale, il doppio podio Andrea Santarelli-Emanuele Rocco e le due splendide vittorie dei quartetti. Per gli anni prossimi bisognerà pescare sempre di più da qui, per dominare anche nella categoria maggiore dopo una Coppa del Mondo altalenante (ma ben riscattata agli Europei con tre medaglie). Oro anche per la sciabola maschile, che vanta in Luca Curatoli – pure bronzo individuale – il fuoriclasse sui cui fondare l’intero movimento per i prossimi lustri. Il giovane romano, campione europeo e mondiale under 20, ha ben tirato contro avversari di età superiore dimostrando tutto il proprio talento: il futuro è suo, sognando di ripetere – ma il sentiero è lungo – l’oro di Matteo Tagliariol a Pechino 2008.

Promossi dunque tutti i settori, con le fiorettiste unico neo. Siamo infatti abituati fin troppo bene con Errigo, Di Francisca e compagnia bella? Forse sì, ma da due atlete di qualità come Alice Volpi e Camilla Mancini sarebbe stato logico aspettarsi almeno un podio individuale e qualcosa di più di un seppur positivo bronzo a squadre: la strada per togliersi tante soddisfazioni in futuro, tuttavia, è appena iniziata. La scherma azzurra brillerà a lungo anche grazie a loro.

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma