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Nuoto, Europei 2014: Italia, che giornata! Re Paltrinieri e c’è il pokerissimo con due ori

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BERLINO – Velodromo ai piedi dell’Italia, che cala il pokerissimo in una giornata da ricordare per il nuoto nostrano. Due ori e tre bronzi, uno spettacolo che inizia alle 18, puntuale, dopo la sbornia per l’argento di Noemi Batki nei tuffi. Dopo l’oro nei 1500 stile libero, il mezzofondo azzurro esulta ancora con Gregorio Paltrinieri. È l’emiliano il vincitore degli 800 stile libero, gara in cui tutti attendevano Gabriele Detti. Per il livornese ennesima possibilità di successo sfumata, ma rimane un bronzo – il secondo dopo quello della distanza più lunga – che conferma l’ottimo lavoro di Stefano Morini ed il suo enorme talento. Ma contro l’amico Paltrinieri, questo Paltrinieri, nessuno può nulla: sfiorato il record europeo (che appartiene proprio a Detti) in 7’44’’98, secondo oro di una manifestazione che lo lancia definitivamente ai vertici del nuoto italiano. Argento per l’islandese Pal Joensen, Detti è bronzo toccando in 7’49’’35.

Spettacolo si attendeva e spettacolo è stato nella finale dei 100 stile libero maschili, la sfida tra i titani della velocità. A spuntarla è il francese Florent Manaudou, che parte sparato e riesce a resistere: 47’’98 il crono. Ma sul podio c’è anche l’Italia, con un Luca Leonardi in condizione strepitosa. 48’’38 il tempo dell’azzurro, quarto a metà gara e poi di bronzo. Beffato per due decimi, invece, Luca Dotto: terzo ai 50 metri, il veneto tocca quinto in 48’’58. Medaglia importantissima per rilanciare un settore che nelle ultime stagioni è apparso in difficoltà.

Nessuno ci credeva ai 100 farfalla femminile. Ilaria Bianchi veniva da due stagioni sopra i 58 secondi, con la fiducia che man mano veniva meno. E invece, nell’appuntamento più importante dell’anno, ecco la zampata che può rilanciarla definitivamente. Bronzo per un centesimo – la fortuna ci sorride – davanti alla temibile olandese Inge Dekker in 57’’71. Ed un centesimo è anche il distacco tra la vincitrice Jeanette Ottesen (56’’51) e la favorita della vigilia, Sarah Sjoestroem. Quinta Elena Di Liddo, 58’’27. La quinta gioia del pokerissimo non è da meno: Luca Dotto, Luca Leonardi, Erika Ferraioli e Giada Galizi (3’25’’02) dominano la 4×100 stile libero mista beffando Russia e Francia con il nuovo record europeo. È l’ultima avventura di una giornata trionfale.

Si conferma grande Federica Pellegrini, prima nella semifinale dei 200 stile libero e attesa dalla finale di domani. Tutti gli occhi dell’Italia sono e saranno per lei, che però dovrà limare ulteriormente il crono per salire sul gradino più alto del podio. 1’56’’69 in scioltezza per la veneta, probabilmente ancora stanca dalla fatica di ieri per rimontare la Svezia nella 4×200 stile libero. Quando conterà davvero, sarà un’altra Pellegrini. Eliminata invece Chiara Masini Luccetti (2’00’’25). In finale anche Arianna Barbieri e Elena Gemo nei 50 dorso (28”30 e 28”44, quinta e sesta), Luca Mencarini nei 200 dorso (quarto in 1’58”16) ed Andrea Toniato nei 50 rana (quinto in 27’’60). Qui arriva l’altro grande risultato di giornata: il britannico Adam Peaty, insaziabile, firma il nuovo record del mondo in 26’’62. Dominio di Rikke Moeller Pedersen nella finale dei 200 rana: la danese vince in solitaria con il crono di 2’19’’84. Settima Giulia De Ascentis (2’26’’71). Continua infine il momento no dei delfinisti: Piero Codia (52’’40) e Matteo Rivolta (52’’62) si fermano in semifinale nei 100.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

1 Commento

  1. ale sandro

    22 Agosto 2014 at 21:03

    Anche se mancano ancora due giorni alla fine,finora devo dire che sto assistendo a un gran bell’Europeo da parte degli azzurri. Non mancano certamente controprestazioni o conferme in negativo legate a una brutta stagione ( Rivolta su tutti), però il complesso lo ritengo sicuramente positivo. La crescita ulteriore di Paltrinieri a livelli assoluti e a breve distanza di Detti, i primi squilli di D’Arrigo (che sarebbe bene tenersi stretto per non rischiare di perderlo) , e della Castiglioni (sebbene mancasse la fenomenale lituana Meilutyte campionessa olimpica e mondiale coetanea dell’azzurra,e che se non sbaglio è impegnata con le olimpiadi giovanili) che si rivela forse la più concreta di tante raniste avute negli ultimi 5-6 anni, brave ma molto discontinue. Oppure come oggi finalmente il risveglio della Bianchi che spero torni sui tempi di Londra,e finalmente di Luca Leonardi, talento che ci si aspettava emergesse già da almeno un paio d’anni. Le prestazioni medie migliorano e questo è visibile anche con le staffette come quella di ieri, dove una magnifica Pirozzi aveva già fatto capire di saper fare i 200 stile libero alla grande,e ne ha dato conferma,e con una ottima Masini Luccetti oggi sfinita. Mi spiace che una gara secondo me interessante anche dal punto di vista tecnico ,come la mista a stile libero, sia stata praticamente snobbata da chiunque. Ricorda molto la mista del biathlon, a differenza della cosiddetta “mista-mista” che mi dà una parvenza di brutta copia di giochi senza frontiere. Ma evidentemente piace di più.
    Domani oltre alla ragioniera Pellegrini ,a metà strada tra Will Hunting e la serie tv Numb3rs, molto interesse per il non ancora diciannovenne Mencarini nei 200 dorso e la 4×200 maschile. C’è da lavorare sicurmaente ma da tante parti vedo risposte molto positive e gruppi di lavoro come Ostia o Bologna che viaggiano spediti.
    Nei tuffi felicissimo per la Batki, capace sempre di fare grandissime gare dalla piattaforma e interessante Tocci buon trampolinista che potrà ancora decisamente migliorare i coefficienti dei suoi tuffi. Ovviamente di Tania è quasi superfluo aggiungere qualcosa,e spero che un giorno la Marconi riabbia in un solo colpo ciò che non è arrivato prima.

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