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Tuffi: Italia convincente a Bolzano, Cagnotto regina nonostante la schiena

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Chiamiamola, sorridendo, l’età. Ma non si offenda Tania Cagnotto, perché si scherza. Anzi, si faccia i complimenti – e noi ci uniamo in coro – per l’ennesimo successo della carriera. Seppur minore, è sempre un oro. Anzi due. La bolzanina domina il Grand Prix di casa, vince il sincro 3 metri con Francesca Dallapè e l’individuale nonostante un problema alla schiena con tanto di risonanza magnetica ad escludere dolori gravi. A Berlino ci sarà, carica come sempre ma forse un filo meno allenata. “Sarà l’Europeo a cui arriverò con meno preparazione in tutta la mia carriera” – dice a La Gazzetta dello Sport – “L’anno scorso prima di Barcellona mi ero allenata poco ma vivevo ancora di rendita dall’anno olimpico“. Ma anche così non sembra avere rivali nel Vecchio Continente. E la forma, a venti giorni da Berlino e con in mezzo un collegiale a Trieste, pare destinata a crescere ulteriormente. Poi via, di corsa, verso gli ultimi due anni intensi della carriera agonistica con Rio (e il destino) nel mirino.

Ma l’ItalTuffi, a Bolzano, non sorride solo grazie alla fuoriclasse di casa. Ci sono Tommaso Rinaldi e Michele Benedetti che ottengono quaranta punti in meno nel sincro dal trampolino rispetto agli Assoluti ma salgono sul podio, argento, conquistando anche la certezza di rappresentare l’Italia agli Europei. C’è poi ancora Benedetti che chiude sesto la finale individuale da 3 metri ma intanto è sempre lì, in barba all’età (30, anche lui ci perdoni) ed alla concorrenza giovanile che avanza. 400 punti sono pur sempre il minimo, ma il romano li raggiunge praticamente sempre. E non essere soddisfatti è un buon segnale di autocritica che serve per migliorare gara dopo gara.

C’è infine Francesco Dell’Uomo, reduce da tre snervanti gare in altrettante settimane in giro per l’Italia ed il mondo. Shanghai, Cosenza, Bolzano. Tre volte consecutive sopra quota 400, una sotto ma con un bronzo al collo. Per Berlino il 27enne è in gran forma ed è pronto a provare lo sgambetto verso la concorrenza agguerrita e senza dubbio più attrezzata a livello di coefficienti di difficoltà. C’è dunque l’Italia, la cui squadra per Berlino è ormai decisa (Cagnotto, Marconi, Dallapè, Batki, Belsasso, Benedetti, Dell’Uomo, Verzotto, Rinaldi e Tocci, salvo sorprese dell’ultimo minuto) e pronta ad affidarsi alla condottiera Tania. Miss diciannove medaglie europee, una in più di Dmitrij Sautin. E il bottino aumenterà ancora.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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Foto da: Facebook

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