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Nuoto: Pellegrini-Lucas, pro e contro di una scelta che fa discutere

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Federica Pellegrini divide sempre, in vasca e fuori. Una come lei o la sia ama o la si odia. Come per tutti i fuoriclasse, non esistono mezze misure. La notizia degli ultimi giorni, post rientro dalle vacanze dopo le tre medaglie di Berlino, è l’addio al tecnico francese Philippe Lucas, che dunque non la seguirà nel percorso verso l’ultima Olimpiade della sua carriera. Ma la veneta ha compiuto la scelta giusta o no?

 

PRO 

Concentrarsi sui 200 stile libero – Negli ultimi due anni della sua straordinaria carriera, Federica Pellegrini fa bene a preparare solo su una gara, quella che per di più conosce al meglio ed interpreta come pochissime altre atlete nel panorama internazionale. I 200 sl sono il suo pane quotidiano, la grande possibilità innalzarsi ancora di più nell’olimpo degli sport italiani con i Mondiali di Kazan 2015 e i Giochi di Rio 2016. Le rivali, però, sono agguerrite: tra Katie Ledecki, Missy Franklin e Sarah Sjoestroem, non sarà facile primeggiare. Giusto, quindi, concentrare tutti gli sforzi per provare a limare sempre di più il gap con le ragazze terribili del pianeta. L’esperienza e la furbizia sono dalla sua e spesso possono supplire alla mancanza di velocità.

Staffette, miniere di medaglie? – La nuova vita della Divina sarà anche utile all’Italia in chiave medagliere. Il suo apporto, infatti, potrà risultare determinante in ottica staffette. A Berlino si è già avuto un segnale importante: bronzo nella 4×100 stile libero d’apertura e, soprattutto, grandissimo oro in rimonta nella 4×200 sl. Proprio in questa gara il Bel Paese pensa in grande per il futuro: le finali mondiali e olimpiche possono tramutarsi in qualcosa di più, sognare non è vietato.

 

CONTRO 

Un flashback amaro – In questi giorni, tuttavia, sembra anche di rivivere quanto avvenuto subito dopo il Mondiale di Shanghai del 2011. Londra era alle porte – qui invece per Rio ci sono ancora due anni – e Federica Pellegrini decise di lasciare Lucas per trasferirsi in Italia. Risultato: fallimento olimpico, seguito dall’anno semi-sabbatico e dall’argento a sorpresa dei Mondiali di Barcellona. Sempre al vertice con il francese, in caso di flop anche in Brasile per l’azzurra ci sarà per sempre il rammarico di non aver mai gareggiato in un’Olimpiade con al proprio fianco un grande motivatore come Lucas.

I dubbi su Matteo Giunta – Federica si affiderà ora a Matteo Giunta, che già da qualche stagione la segue in qualità di preparatore atletico. Trentaduenne e cugino del fidanzato Filippo Magnini (tutto in famiglia, praticamente), spetterà a lui uno dei compiti più difficili dello sport italiano: non fallire laddove anche un tecnico esperto come Stefano Morini – che ora sta brillando con i talenti del mezzofondo, Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti e Martina Caramignoli – non ha raggiunto il suo scopo. Ce la farà? Se lo augurano tutti.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Federica Pellegrini Fans

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