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Tuffi, Mondiali giovanili: la squadra italiana ai raggi X

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Penza, meno due. Quattro gli azzurrini qualificati per i Mondiali giovanili di tuffi, spicca l’assenza di Roma tra le città rappresentate. Ci sono invece Cosenza (da cui sono giunte tutte e tre le medaglie agli Europei di inizio luglio), Trieste e Bergamo. La stella è senza dubbio Laura Bilotta (classe 1996), alla sua ultima partecipazione da junior: in stagione è stata anche convocata in nazionale maggiore e ha vissuto una delle estati più dense di appuntamenti della propria vita. Non è infatti ancora andata in vacanza, la sua stagione cominciata nell’autunno 2013 è durata praticamente dodici mesi (con tanto di ultimo anno di liceo classico ed esame di maturità in mezzo). A fine agosto le Olimpiadi giovanili – quinta da 3 metri, quarta nel team event – e adesso l’ultimo sforzo mondiale. Iscritta sia dal metro che da tre, può lottare per le posizioni di vertice da entrambi i trampolini. Non sarà semplice, ma la tenuta di gara è da sempre un suo pregio. E il destino è in debito con l’Italia: ad Adelaide 2012 Elena Bertocchi fu quarta da un metro per venticinque centesimi.

L’altra veterana della spedizione è Giulia Belsasso, triestina e pure lei classe 1996. Piattaformista, sarebbe potuta essere convocata per gli Europei senior di Berlino insieme a Noemi Bakti (argento da 10 metri). Invece, dopo l’esordio in nazionale maggiore al Grand Prix di Bolzano di inizio agosto, si è deciso per un diverso percorso: allenamenti fino a Penza per arrivare nella miglior forma possibile. Nel suo palmarès un quarto ed un quinto posto europeo, quest’ultimo nonostante un infortunio muscolare accusato pochi giorni prima della gara. La concorrenza nella piattaforma femminile non è mai troppo elevata: con una prova regolare e pulita, Giulia può aspirare a piazzamenti importanti. Più complicato il podio, ma in campo mondiale ormai è una costante per i tuffi azzurri.

Le quote rosa si chiudono con Laura Anna Granelli, vera e propria rivelazione di Bergamo 2014. Profeta in patria, la lombarda ha stupito tutti nella prima giornata di gare con il sesto posto da 3 metri (categoria B) che le è valso il pass mondiale. Sarà una splendida esperienza per l’azzurrina classe 1999, che dovrà saltare senza tensione per poter rendere al meglio. Il processo di maturazione è appena agli inizi. Infine, ecco Francesco Porco (1999) da Cosenza. Argento agli Europei con una finale da incorniciare da 3 metri, sesto e dunque qualificato anche dalla piattaforma. Il lavoro calabrese dell’allenatrice ucraina Lyubov Barsukova si conferma importante: sono dovuti a lei i successi di Laura Bilotta e la crescita di tanti talenti cosentini, primo fra tutti quel Giovanni Tocci (classe 1994) pluri medagliato continentale a livello giovanile e autore di ottimi risultati a Berlino. Francesco vuole unirsi al gruppo, anche per lui il percorso è appena iniziato e confrontarsi con i big della specialità non farà che bene in ottica futura.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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Foto da: profilo Facebook Laura Bilotta

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