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Calcio, Champions League: Juventus senza paura nella tana dell’Atletico Madrid

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Terzo in Liga dopo l’impresa dello scorso anno, l’Atletico Madrid non fa paura come nella passata stagione. O meglio, ne fa di meno. Perché i Colchoneros, che in estate hanno perso due pedine fondamentali come Diego Costa e Filipe Luis in direzione Chelsea, non hanno ancora trovato una perfetta identità che possa dare seguito ad un 2013 da favola, culminato con il pareggio-trionfo del Camp Nou e con le lacrime di Lisbona nella finale di Champions League contro i cugini del Real.

Adesso, la squadra di Simeone sarà la rivale della Juventus nella corsa agli ottavi di finale della massima competizione internazionale. Un Atletico che, dopo il tonfo di Atene per 3-2 contro l’Olympiacos, non può più perdere. Servirà allora tutto il calore del Vicente Calderon per fermare la corazzata bianconera, che in passato non si è mai espressa al meglio in Europa ma che ha vissuto un settembre da favola. E oggi, 1 ottobre, è vietato fermarsi proprio sul più bello, perché domenica pomeriggio allo Stadium arriverà la Roma co-capolista in Serie A e perché Allegri punta molto sul cammino in Champions League.

Zero gol subiti in cinque giornate di campionato, sei gare contando anche l’esordio oltremodo sofferto proprio in Europa contro il Malmoe. I prodromi per sognare un’impresa bianconera ci sono tutti: il momento magico di Tevez, che contro gli svedesi è tornato al gol fuori dai confini nazionali dopo oltre cinque anni, quello di una difesa priva di Barzagli (e a lungo anche di Chiellini) ma comunque affidabilissima ed imbattuta ed il rientro di uno scatenato Vidal, già in rete due volte mercoledì scorso contro il Cesena in Serie A. Uscire indenni da Madrid significherebbe guardare con maggiore fiducia alla qualificazione, pur la consapevolezza di una strada ancora molto lunga e soprattutto ricca di insidie.

Ma questa Juventus può battere Arda Turan e compagni: servirà una gara accorta e soprattutto dal ritmo molto elevato, perché l’anno scorso ha mostrato tutti i pregi (tanti) e difetti (pochi) dell’undici di Simeone. La compattezza l’arma in più, il gioco di squadra ad esaltare i numeri dei singoli la vera chiave. Il 2014-2015 è iniziato in maniera leggermente diversa, più spettacolo e a volte meno attenzione difensiva, quindi la Vecchia Signora può approfittarne. Appuntamento alle 20.45, dopo Manchester City-Roma un altro grande esame attende il calcio italiano.

 

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