Calcio, Conte: “Per vincere serve far divampare il sacro fuoco”

Da Palazzo Marino, Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa per la presentazione di Italia-Croazia, quarta sfida di qualificazione ad Euro 2016 che si svolgerà domenica 16 novembre a San Siro. Il commissario tecnico azzurro, che sabato sera stilerà la lista dei convocati non senza possibili sorprese, ha dichiarato di temere la squadra balcanica in vista di un incontro che potrebbe già porre in discesa il cammino della Nazionale verso la rassegna francese a ventiquattro squadre.

“Per la Croazia è un grande momento – le parole del ct -. Sono composti da elementi che giocano titolari in grandi club europei, come Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Liverpool, in Germania. Kovacic è giovane ma è forte, con grandi prospettive. Kramaric è uno che in patria fa bene, lo vedo accostato all’Italia per gennaio ma penso che i Modric, i Rakitic, i Corluka, i Perisic ed i Mandzukic portino la Croazia ad essere una squadra con la S maiuscola“. Per questo è caldo l’invito a “riempire San Siro ed aiutare la squadra per un’impresa che sarebbe importante“.

La ricetta per far bene è sempre la medesima: grinta e sacrificio. “Per vincere servono metodo e disciplina, ci vuole il sacro fuoco dentro che in alcuni c’è ed in altri meno, io devo essere bravo a farlo divampare. Stiamo ricostruendo ma è giusto che arrivi una sfida così importante per vedere a che punto ci troviamo in questo percorso di crescita e che deve proseguire“, ha aggiunto Conte parlando della situazione degli azzurri. L’ex allenatore bianconero ha poi commentato l’undicesima piazza dell’Italia nell’ultimo aggiornamento del ranking Fifa: “Veniamo da una cocente delusione, dalla presa di coscienza di problemi esistenti gravi che ci sono nel calcio italiano. Siamo dietro a nazioni che stanno facendo meglio, come Germania, Spagna nonostante il fallimento al Mondiale, come Olanda e Belgio, Francia. Però sappiamo che abbiamo tempo e modo per recuperare questo gap col lavoro e con la voglia, cercando di lavorare intensamente. Ora, però, è importante arrivare all’Europeo ed in quel mese creare qualcosa di bello per giocarcela con tutti“.

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