Hockey ghiaccio, Euro Ice Challenge: l’Italia supera l’Ungheria ai rigori

L’Italia centra il primo successo – seppur agli shoot-out – del nuovo corso senza oriundi, ma non riesce ad evitare il quarto ed ultimo posto in classifica nell’Euro Ice Hockey Challenge vinto dalla Polonia. Progressi notevoli, però, per una selezione giovane che mostra una buona base di qualità e determinazione in vista del futuro.

L’Italia tira di più, ma nel primo periodo dimostra tutti i recenti limiti che da sempre contraddistinguono qualsiasi nuovo progetto. Bence Sziranyi porta in vantaggio i magiari in powerplay, gli azzurri però resistono e trovano il pari in chiusura di secondo drittel con Christian Willeit. La rete subita fa calare il ritmo dell’Ungheria ed esalta invece il Blue Team. Tra 4’57” e 8’24” del terzo parziale due reti in superiorità numerica di Armin Hofer e Raphael Andergassen sembrano chiudere i conti e condurre definitivamente l’inerzia della contesa dalla parte dell’Italia, ma nei minuti seguenti accade l’impensabile.

Michele Marchetti e Luca Zanatta si prendono due pesanti penalità: la prima, di due minuti, è veniale (troppi uomini sul ghiaccio) e porta Csaba Kovasc a ridurre le distanza, la seconda è un 5+20 che permette a Tamas Sarpatki di siglare il 3-3 a meno di tre minuti dalla sirena. All’overtime meglio l’Italia che l’Ungheria, ma Miklos Rajna sventa tutti e cinque i tentativi azzurri. Si va dunque agli shoot-out, con Philipp Kosta (terzo goalie provato in tre gare dal ct Ivano Zanatta) sugli scudi: le sue parate unite ai centri di Simon Kostner e Edoardo Caletti firmano il definitivo 4-3.

Ungheria-Italia 3-4 so (1-0, 0-1, 2-2, 0-0, 0-1): Bence SZIRANYI (power play) (Ladislav SIKORCIN) 7:02, Christian WILLEIT (Armin HOFER, Simon KOSTNER) 19:24, Armin HOFER (power play) (Paolo NICOLAO, Diego IORI) 4:57, Raphael ANDERGASSEN (power play) (unassisted) 8:24, Csaba KOVACS (power play) (Janos HARI, Ladislav SIKORCIN) 12:06, Tamas SARPATKI (power play) (Krisztian NAGY, Ladislav SIKORCIN) 17:27. Rigore decisivo: Simon Kostner. Tiri 26 a 39, pp 3/8 Ungheria e 2/6 Italia.

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Foto da: Carola Semino