Scherma
Scherma: la spada maschile si aggrappa a Garozzo
Non è stato un week-end negativo per la spada italiana in Coppa del Mondo. Tre medaglie in quattro gare rappresentano un bottino di tutto rispetto, che conferma una volta di più la grandissima qualità degli azzurri nella scherma. Tuttavia nell’analisi non può non rientrare la preoccupante involuzione del quartetto maschile, sconfitto per la terza volta in stagione ben prima delle semifinali e decimo a Heidenheim.
Enrico Garozzo è una certezza. Il siciliano, dopo il bronzo di Doha, sale sul podio individuale anche in Germania e dà continuità allo splendido bronzo mondiale di Kazan. E’ purtroppo però l’unica luce del fine settimana teutonico maschile, brillante ma non sufficiente a rischiarare l’intero movimento. Perché Paolo Pizzo – per sua stessa ammissione via Facebook – è il primo a essere insoddisfatto per i magri risultati e Marco Fichera e Lorenzo Bruttini, pur talentuosi, non garantiscono ancora prestazioni di alto livello nei momenti caldi degli assalti. Positiva l’avventura di Matteo Tagliariol, che torna alla fase finale cedendo al primo turno per una stoccata: il campione olimpico 2008 potrebbe dare la scossa per non perdere il treno olimpico.
Mara Navarria è invece il volto migliore dell’avventura femminile a Barcellona. Il valore delle italiane è talmente alto che si va a rotazione: agli Europei Bianca del Carretto, ai Mondiali Rossella Fiamingo, a Doha ancora la ligure e in Spagna mamma Mara, che ritrova il podio (argento) in Coppa del Mondo a distanza di 35 mesi, un’eternità. Ma il talento, nonostante la gravidanza e una vita per forza di cose diversa dalle compagne, è immutato. Il secondo posto è poi doppio per la friulana, che con il quartetto bronzo iridato sfiora quella vittoria a lungo attesa. Solo la Svezia si frappone tra l’Italia e l’oro: 45-37 in finale. Ma con questi prodromi la soddisfazione più grande non tarderà ad arrivare.
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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma