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Snowboard, Mondiali 2015. Fischnaller: “Vittoria d’esperienza. Punto alle Olimpiadi del 2018”

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Una gara perfetta, dal primo all’ultimo turno. Roland Fischnaller ha conquistato il titolo mondiale del PSL in quel di Kreischberg (Austria). L’oro era l’unica medaglia iridata che mancava al fantastico palmares dell’altoatesino, già di bronzo nel PGS di La Molina (2011) e d’argento, sempre nel PGS, a Stoneham (2013). Queste le gioiose dichiarazioni dell’azzurro, ai microfoni della FISI: “Non c’è un segreto ma piuttosto tanta esperienza. Oggi mi sono sentito bene in partenza e ad ogni porta sapevo di potere rischiare il massimo, senza paura di sbagliare. E’ un bel vantaggio stare bene mentalmente, sono felice anche se faccio un po’ fatica a capire cosa ho combinato. A Bad Gastein nell’ultima tappa di Coppa del mondo mi sono ancora fatto un po’ male al legamento del ginocchio, ma i fisioterapisti hanno fatto un gran lavoro questa settimana per rimettermi in piedi. In finale sono arrivato con un gran male ma le mie motivazioni sono state superiori. Il destino mi ha voluto legare a Kreischberg: quindici anni fa qui esordii in coppa piazzandomi all’ottavo posto, e sempre qui ho colto il risultato più importante. Devo fare i complimenti al nostro staff, sapere che alle spalle c’è gente che fa di tutto per farti sentire meglio è importante, e la gara odierna ha dimostrato che quando un giorno smetterò, avremo le spalle coperte. Venerdì ho un’altra opportunità in slalom, con questa vittotria mi sono tolto un gran peso perchè le Olimpiadi di Sochi erano andate male, ho dimostrato di essere un grande. Posso continuare fino alle Olimpiadi del 2018 in Corea, punterò alla mia quinta partecipazione e poi potrò finalmente ritirarmi”.

I complimenti per Fisch piovono da tutta Italia. I più belli sono senza dubbio quelli del direttore sportivo azzurro Cesare Pisoni, al secondo oro in pochi giorni dopo quello di Luca Matteotti venerdì scorso nel cross. “Fischnaller è stato una macchina, ha gestito gestendo i dolori e la concorrenza nel modo più intelligente, ha dimostrato di essere il più forte snowboarder italiano della storia – si legge sul sito federale -. E come lui sono andati fortissimo anche gli altri ragazzi, March meriterebbe il giusto riconoscimento di una carriera svolta sempre ai massimi livelli, Mick e Felicetti sono giovani che stanno imparando in fretta. Domani ci presenteremo nel gigante col morale alto per i risultati di questi giorni e soprattutto senza pressione, ma siamo in grado di fare ancora molto bene“.

Ennesima beffa per Aaron March, che in meno di un anno passa dal legno olimpico a quello iridato. Ma, anche se il destino gli volta le spalle, l’azzurro non si abbatte e dichiara: “Mi rimane un pizzico di delusione, ma lo sport è fatto così. Sono riuscito di nuovo a concentrarmi sulle qualifiche dove quest’anno stavo facendo un po’ fatica, in semifinale contro Sobolev non mi sembrava di avere fatto una brutta manche, sono uscito senza commettere errori. Nella finalina per il bronzo ho cominciato molto bene, ma sapevo che sul piano sarei stato più lento di Marguc. Così sul muro ho dovuto rischiare, sono entrato diretto in una porta e la tavola mi è un po’ scivolata via. Domani darò il massimo nel gigante parallelo, anche se non mi aspetto moltissimo“.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Fis Snowboard World Cup/Oliver Kraus

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