Snowboard
Snowboard – Mondiali 2015, Matteotti: “Pista perfetta per me”. Moioli: “Una Michela ritrovata”
Luca Matteotti è ancora incredulo della sua medaglia d’oro ai Mondiali 2015 di snowboardcross. Dopo tanta sofferenza, finalmente la consacrazione. Il 25enne valdostano in Austria batte tutto e tutti, dedicando il successo al compagno della squadra B Lorenzo Catapano, impegnato in una battaglia più importante dello sport (“Sta affrontando una prova ben più importante della nostra“), ed esultando per aver ormai passato i momenti più duri. “Due brutti infortuni alla caviglia e al ginocchio destro mi sono costati tanto – dichiara al sito della Federazione il neo campione iridato -, ma stavolta ho trovato una pista che si adatta perfettamente alle mie caratteristiche. Il mio fisico leggero mi consente su questi tracciati tecnici di fare la differenza, invece sulle piste facili gli avversari con maggiore peso riescono a starmi davanti. Nelle run ottavi e quarti non ho avuto posizioni di partenza facili, invece in semifinale e finale ho potuto scegliere e le cose sono decisamente migliorate. Così sono riuscito a condurre il ritmo e i risultati si sono visti. Dopo un anno e mezzo in cui ho faticato tantissimo, sono tornato ad uno stato di forma buono. In questo momento non realizzo ancora bene ciò che ho fatto, provo soltanto estrema felicità e soddisfazione, penso di avere dimostrato ciò che posso fare ma allo stesso tempo sappiamo che posso e devo migliorare anche in altre condizioni, per cui c’è tanto da lavorare“.
16 febbraio 2014-16 gennaio 2015. Dalla caduta con infortunio di Sochi al bronzo mondiale di Kreischberg. Il cerchio di Michela Moioli si chiude nel migliore dei modi. “Oggi sono passati esattamente undici mesi dal mio infortunio, probabilmente era destino che mi rifacessi. Ho affrontato e battuto le mie paure. Il mio primo pensiero va a tutte le persone che mi sono state vicine, dal direttore sportivo Cesare Pisoni a tutti gli allenatori guida da Luca Pozzolini, senza dimenticare la palestra di Bergamo dove mi alleno fisicamente con Yuri Ambrosioni, Sergio Rebuzzi e la mia preparatrice mentale Lucia. Adesso che sono tornata non voglio smettere più” – commenta la bergamasca, che continua – “Quasi quasi non ci credevo, ma in tutte le batterie mi sono sentita con una marcia in più rispetto al passato. Ho rivisto la Michela che si diverte, non ho mai mollato. In semifinale ho avuto un po’ di fortuna perchè due avversarie che mi precedevano si sono toccate cadendo, ma fa parte del gioco. E’ una medaglia a cui è difficile dare un valore, vale quanto un oro e so solo io cosa ho sofferto per arrivarci“.
Al settimo cielo il direttore sportivo della Nazionale Cesare Pisoni, che settimana prossima potrebbe festeggiare ancora con le gare di parallelo. Per lo staff azzurro continuano le soddisfazioni in uno sport che ormai si può definire punta di diamante dell’intero settore Fisi: “Questa giornata è stata la dimostrazione dell’enorme lavoro di una grande squadra, capace di ottimizzare al meglio tutte le difficoltà di neve e di infortuni che ci sono stati in questi mesi. Dopo il traguardo mi sono emozionato, ringrazio gli allenatori e gli skimen che non si sono mai risparmiati per dare ai ragazzi il massimo del sostegno. Adesso questo buco di medaglie in una disciplina che tradizionalmente ci regala grandi soddisfazioni è stato colmato, abbiamo finalmente un campione del mondo e una campionessa destinata a regalarci altre soddisfazioni. la nostra è una squadra giovane che in futuro ci può dare garanzie incredibili, questo è il vero snowboard con la S maiuscola“.
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Foto da: Facebook Cesare Pisoni