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Calcio: Conte fa pace con la Figc. Durerà?

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Antonio Conte non lo vuole più ripetere. “Ribadisco, anche se spero che non ce ne sia più bisogno da oggi in poi, che concluderò il contratto con la Nazionale“, ha dichiarato ieri il ct. Che resterà dunque in carica fino ad almeno gli Europei 2016, in programma in Francia. E’ però solo l’ennesimo capitolo di una love story amore e odio che da sempre contraddistingue il carattere focoso dell’allenatore tre volte campione d’Italia con la Juventus. Le porte sembrano chiuse, ma la verità è ben diversa.

Le ultime settimane, pur senza impegni ufficiali e nemmeno ritiri o amichevoli, sono state le più turbolente per il nuovo ct. Molto più pesanti delle critiche post 1-1 con la Croazia dominatrice a San Siro si sono infatti rivelati i ‘no’ di molti club di Serie A circa lo stage a Coverciano che sarebbe dovuto iniziare oggi e terminare giovedì. ‘No’ che hanno senza dubbio fatto riflettere il tecnico pugliese. Vale la pena continuare contro tutto e tutti, con presunto nemico anche il presidente della Figc Carlo Tavecchio che tanto si è prodigato per ingaggiare l’ex bianconero dopo la sua elezione a metà agosto?

Probabilmente no, si è risposto Conte. A 44 anni, come già avvenuto nel biennio 2006-2008 a Roberto Donadoni, un allenatore ha ancora voglia di masticare quotidianamente il campo. Fisiologico e assolutamente comprensibile. Ma in ballo c’è qualcosa di ben più grande: il futuro dell’Italia calcistica, un maxi contratto da rispettare e la credibilità del nuovo corso targato Tavecchio. Per questo è presumibile che nell’incontro di ieri le parti siano scese a compromessi. Avanti fino all’Europeo, non da amanti ma neanche da separati in casa. Forse più autonomia al ct, che però continua a sbattere contro le varie società del campionato.

La storia di certo finirà dopo Euro 2016. Ma attenzione, il calcio vive di dichiarazioni di facciata e smentite che dopo giorni, mesi o anni si rivelano poi false coperture. Che sia questo il caso di Conte? Il Milan attende all’orizzonte, seppur consapevole di non poter offrire al ct una rosa di assoluto livello per l’anno prossimo e quelli a venire. Quindi l’orecchio di Conte è proteso verso altri lidi, alla ricerca di un segnale. Per ora l’Italia, in futuro chissà. La situazione “singolare e inaspettata” potrebbe presto diventare paradossale.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Wikipedia

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