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Calciomercato: quanta fatica per i giovani italiani. E l’affare Bonazzoli…

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Come sempre, l’analisi di OA del calciomercato prende in considerazione quello che ci sta più a cuore: il futuro della Nazionale. Dunque, i movimenti degli azzurri o possibili tali. E i voti per le squadre di Serie A sono ahinoi negativi, con pochissime eccezioni.

Una di queste è rappresentata dal Milan, che in piena crisi – una sola vittoria a gennaio 2015 – ha completato un mercato sconclusionato ma per lo meno ricco di patriottismo. Mattia Destro, Luca Antonelli, Gabriel Paletta, Alessio Cerci e Salvatore Bocchetti sono giocatori che in Nazionale militano o vi hanno militato. Per alcuni di essi l’azzurro è ancora una realtà, per altri invece il rossonero potrebbe rappresentare la giusta spinta per convincere il ct Antonio Conte. I problemi della squadra di Filippo Inzaghi non sono tuttavia stati colmati del tutto: mancava un regista e manca tuttora, anche se il 22enne dell’Atalanta Daniele Baselli sembra essere stato prenotato per l’estate.

Promozione anche per la Juventus, seppur con la macchia della cessione di Manolo Gabbiadini al Napoli (che per la prima volta con Rafa Benitez ha strizzato l’occhio all’Italia). I bianconeri hanno richiamato il roccioso mediano in forza al Genoa Stefano Sturaro e si sono assicurati per la prossima stagione l’empolese Daniele Rugani, entrambi già di proprietà bianconera e con esperienze più che positive alle spalle. Ma il vero colpo della Vecchia Signora deve ancora concretizzarsi: Simone Zaza, letale attaccante del Sassuolo dei miracoli con 10 italiani su 11 in campo, sarà il nome di punta per il futuro. Il lucano è maturato tatticamente e soprattutto mentalmente, sopravanzando nelle gerarchie un’altra punta emiliana di proprietà piemontese, il 20enne Domenico Berardi.

Voti bassi, invece, per tutte le altre squadre. L’Inter si è salvata grazie a Davide Santon, di ritorno dal Newcastle dopo essere esploso neanche maggiorenne con José Mourinho in panchina, e ha regalato a Roberto Mancini lo svizzero Xherdan Shaqiri, il tedesco Lukas Podolski e il croato Marcelo Brozovic. Ma i risultati, al momento, stentano ad arrivare. La Fiorentina ha preferito puntare sull’usato sicuro: Alberto Gilardino e Alessandro Diamanti, entrambi ormai fuori dal giro della Nazionale. Attacco tutto rapidità e agilità per la Roma: fuori Mattia Destro e dentro Victor Ibarbo e Seydou Doumbia dal Cska Mosca. In casa Sampdoria Stefano Okaka perderà il posto in favore di Samuel Eto’o, che già al primo allenamento ha litigato con Sinisa Mihajlovic.

Infine, tiene banco in questi giorni la questione Federico Bonazzoli, bomber classe 1997 della Primavera dell’Inter. Il giocatore è stato ceduto a titolo definitivo proprio ai blucerchiati, ma non lascerà Milano prima di luglio. Operazione corretta o altro grave errore di una dirigenza che in passato ha perso troppo facilmente i più forti prospetti italiani? Questa volta la mossa sembra, seppur astrusa, interessante: in caso di esplosione è stata inserita la clausola di riacquisto (che garantisce anche una plusvalenza ai doriani, i quali dovranno valorizzare la punta), mentre se pure Bonazzoli si rivelerà un fuoco di paglia 6 milioni di euro non saranno affatto male per un 17enne con appena quattro presenze in Serie A. La sensazione, comunque, è che Federico sia un predestinato.

 

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