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Scherma, Coppa del Mondo: ruggito azzurro a Padova, sciabola maschile terza

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La squadra italiana di sciabola maschile saluta il 58esimo Trofeo Luxardo di Padova con una medaglia, ed è un segnale di grinta e conferma da non sottovalutare. Grinta perché, dopo le premature eliminazioni individuali di ieri, gli azzurri riescono ad azzerare l’amarezza e trasformano la delusione in energia positiva per conquistare il bronzo all’ultima stoccata contro la sempre temibile e soprattutto sconosciuta Corea. Conferma perché è il secondo podio consecutivo della stagione: dopo l’argento di Budapest, l’Italia sorride anche in Veneto.

Nel quartetto azzurro non c’è Aldo Montano, uscito con crampi a entrambe le gambe dopo la giornata di sabato. Viene dunque premiato il 20enne Luca Curatoli, ieri eliminato a un passo dalla finale a otto, che prende il posto di Luigi Miracco, oro europeo a Strasburgo la scorsa estate. E la squadra italiana – composta anche dai soliti Diego Occhiuzzi, Enrico Berrè e Luigi Samele – gira al meglio: 45-30 sulla Georgia e 45-40 sulla Romania prima del ko per 41-45 con la Germania in semifinale. Poi l’epilogo vincente con la Corea (45-44), per guadare con ulteriore fiducia al prosieguo della stagione. Trionfa la Russia, che dopo l’oro di Ibragimov cala la doppietta con il netto 45-25 sui tedeschi.

Domenica senza gioie, invece, per la sciabola femminile ad Atene. Rossella Gregorio, Irene Vecchi, Ilaria Bianco e Martina Petraglia chiudono settime la prova a squadre di Atene. Dopo un tiratissimo 45-44 sulla Germania, le azzurre sono frenate (45-43) ai quarti dall’Ucraina poi vincitrice contro la Russia per 45-25, curiosamente stesso risultato della finale maschile. Terzo posto per gli Usa. Negli ultimi assalti di giornata, valevoli per i piazzamenti, l’Italia si inchina 45-43 alla Corea e supera 45-38 la Francia.

 

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

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