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Tuffi, World Series 2015: continua il monopolio cinese a Pechino

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Seconda mattinata di gare a Pechino e dominio cinese che continua nella prima tappa delle World Series 2015 di tuffi. Gli atleti di casa conquistano tre medaglie d’oro e due d’argento, portando a sette la striscia di successi consecutivi che, al momento, nessun rivale sembra poter interrompere. La piattaforma (individuale e sincro misto) in programma domani emanerà gli ultimi verdetti.

Nella prova femminile, vittoria mai in discussione per la fuoriclasse Shi Tingmao, che tocca quota 389.60 non scendendo mai sotto i 76 voti per tuffo. La ciliegina sulla torta è un triplo e mezzo avanti carpiato da 80.60. Argento per la connazionale He Zi (372.90), sempre seconda e oggettivamente con una marcia in più – come la compagna – rispetto alle avversarie. Sul gradino più basso del podio, come ai Mondiali di Barcellona 2013, sale la più giovane della canadesi, la 21enne Pamela Ware. Nonostante un’imprecisione nel doppio e mezzo ritornato, la nordamericana supera in volata la connazionale Jennifer Abel e chiude a quota 335.25. Per la Abel, quarta (331.30), errore nel doppio e mezzo rovesciato conclusivo dopo aver completato in maniera positiva il doppio e mezzo avanti con due avvitamenti (coefficiente 3.4, 66.30). Finale alla quale non ha purtroppo preso parte l’attesa Tania Cagnotto. Sempre terza e addirittura seconda a una rotazione dalla fine della tostissima semifinale, l’azzurra ha fallito il doppio e mezzo ritornato conclusivo e, con soli 31.50 punti, è scivolata al quinto posto a quota 296.15. “Purtroppo ha sbattuto i piedi sul trampolino – ha rivelato il tecnico federale Oscar Bertone, presente con lei a Pechino -, ma comunque non ha riportato infortuni“.

Coefficienti monstre, emozioni a non finire e podio a tinte europee nell’individuale 3 metri. I maestri cinesi volano, ma dietro c’è il tedesco Patrick Hausding, oro continentale in carica e alla terza medaglia in due giorni. Vince He Chong con 551.50 punti e un quadruplo e mezzo avanti raggruppato da 96.90, alle sue spalle Cao Yuan con 542.70 e un altrettanto fantastico 109c, affiancato anche da un triplo e mezzo rovesciato raggruppato da 96.25. Partito in sordina (ma solo a causa del coefficiente 3.0, quasi “antiquato” per questi palcoscenici), Hausding rimonta dalla quinta alla terza piazza a quota 520 punti grazie alla mossa doppio e mezzo avanti con tre avvitamenti (dd 3.9), inserito appositamente per la finale. La scelta paga: 97.50 e bronzo davanti al britannico Jack Laugher (511.25). Staccati Illya Kvasha (467.30) e Yahell Castillo (441.80).

Il tris cinese arriva con il primo sincro misto internazionale di sempre dal trampolino. Chen Aisen e He Zi scappano fin dagli obbligatori e totalizzano 330 punti con una pulizia esemplare. I coefficienti non bastano ai canadesi Jennifer Abel e François Imbeau-Dulac, argento a 319.71 nonostante un doppio e mezzo avanti con due avvitamenti (3.4) da 79.56. Terzi i messicani Dolores Hernandez e Rommel Pacheco (293.10). La nuova specialità, introdotta a dicembre dalla Fina, inizia a marcare i propri territori: la potenza della donna sembra poter essere la strada corretta da seguire.

La tappa cinese si concluderà domani con la piattaforma individuale femminile e maschile e il sincro misto da 10 metri. Poi da giovedì sarà di nuovo tempo di gare: tutti a Dubai, con Tania Cagnotto in cerca di riscatto.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Wikipedia

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