Scherma
Scherma, Coppa del Mondo: pedane bollenti! Inizia la corsa verso Rio con un folle week-end
En garde, prêt, allez. E’ il ritornello che da sempre caratterizza la scherma: prima di ogni assalto, così l’arbitro dispone gli atleti sulla pedana e dà loro il via verso la stoccata vincente. E quello che sta per giungere sarà un fine settimana in cui di “en garde, prêt, allez” ne sentiremo fino allo sfinimento. Torna la Coppa del Mondo dopo la seconda pausa stagionale, e lo fa in grande stile: sei armi, tutte in contemporanea, in giro per il pianeta. Con l’aggiunta di un piccolo particolare: i punti conquistati per il ranking Fie iniziano a valere per le qualificazioni alle Olimpiadi di Rio 2016. Da venerdì non si potrà più scherzare, dunque.
FIORETTO – Si riparte dall’Italia femminile più volte in trionfo tra individuale (tris Errigo, ritorno Di Francisca) e quartetto, ma con lo spettro concorrenza interna che spaventa. A Rio non ci sarà infatti la prova a squadre: per questo i pass in palio saranno solo due per nazione, e non quattro come di consueto. Chi tra Arianna Errigo, Elisa Di Francisca, Valentina Vezzali e Martina Batini – al momento, le favorite – riuscirà a chiudere davanti alle compagne nel ranking? Ogni punto sarà decisivo, ogni assalto non andrà sottovalutato perché il valore delle amiche-rivali è altissimo. In campo maschile gli azzurri hanno finora raccolto molti podi con atleti diversi. Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Valerio Aspromonte e Giorgio Avola non possono dormire sugli allori: alle loro spalle i vari Loreno Nista, Edoardo Luperi e Daniele Garozzo hanno fame di rapida crescita. Appuntamento a Tauber (Germania) e San Pietroburgo (Russia).
SPADA – Finalmente l’oro. La spada femminile a squadre, dopo sei podi consecutivi, è riuscita a vincere la tappa di Buenos Aires. Soddisfazione meritata per Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Francesca Quondamcarlo e Bianca Del Carretto, che possono sognare in grande anche in vista del futuro. Ma da Johannesburg (Sudafrica) c’è da svoltare una stagione individuale ancora priva di successi: soprattutto la campionessa del mondo, ormai capace di convivere con la pressione della favorita, è finora rimasta troppo lontana dalle vette che le competono. Inversa la situazione degli uomini: se Enrico Garozzo, pur senza trionfo, è una certezza nell’individuale, il quartetto fatica a decollare e da ora non può permettersi di perdere il treno olimpico. Sarebbe una delusione gigante perché la squadra annovera al suo interno un campione olimpico (Matteo Tagliariol, che procede verso il pieno recupero fisico), un ex campione mondiale (Paolo Pizzo, anche argento europeo in carica) e quel Marco Fichera dominatore a livello giovanile e di recente oro continentale under 23 a Vicenza davanti ad Andrea Santarelli. Il riscatto passa dallo storico Monal di Parigi, con una probabile novità di formazione.
SCIABOLA – Anche qui le emozioni maggiori proverranno direttamente da Casa Italia. Causa rotazione delle armi, in Brasile non ci sarà la gara maschile a squadre. E allora largo a due tra Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Luigi Samele ed Enrico Berrè per i pass olimpici individuali. E ci permettiamo di aggiungere anche Luca Curatoli, classe 1994, campione di tutto tra cadetti e giovani e oro europeo under 23 nella rassegna veneta della scorsa settimana. Il 20enne romano è già salito sul podio assoluto a Gand e, con un talento fuori dalla norma, prova a bruciare le tappe già da Madrid. Tra le donne il talento vero si chiama Rossella Gregorio, alla quale non manca così tanto per tirare alla pari di Sofya Velikaya e Olga Kharlan. Lo ha già dimostrato e lo vuole dimostrare ancora, anche con il quartetto azzurro (completato da Ilaria Bianco, Irene Vecchi e Martina Petraglia) che proviene dalla vittoria di Gand e zitto zitto lavora per migliorare il quarto posto di Kazan 2014. Le lame si incroceranno a Pechino, con le azzurre già da qualche giorno in Asia per abituarsi al fuso orario.
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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma