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Calcio, Europa League: dopo la Juventus vogliono sognare anche Napoli e Fiorentina

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Non solo Juventus. I bianconeri, grazie al 2-1 di martedì sera contro il Real Madrid, sono vicini alla finale di Berlino. Ma ci sono altre due italiane che vogliono sognare nel grande calcio europeo. Il palcoscenico non è quello stellare della Champions, ma è comunque più che prestigioso. Napoli e Fiorentina vanno all’assalto dell’Europa League: questa sera sono in programma le semifinali d’andata, con la speranza di ripetere l’ultima finale di Coppa Italia il 27 maggio a Varsavia sotto gli occhi dell’Europa intera non per i fatti di violenza dell’Olimpico, ma per il solo spettacolo del calcio giocato.

Missione alla portata per i partenopei, mentre servirà tutta la brillantezza dei viola per passare il turno. Il Napoli di Rafa Benitez – specialista di coppe europee, ha vinto proprio l’Europa League nel 2013 alla guida del Chelsea – ospita al San Paolo la rivelazione Dnipro. Gli ucraini, qualificati dal girone insieme all’Inter, hanno goduto finora di un tabellone semplice e sembrano oggettivamente inferiori rispetto a una squadra, quella azzurra, che vanta un reparto offensivo costruito per la Champions e potenziato dall’innesto di Manolo Gabbiadini nel mercato di gennaio. La difesa si è spesso rivelata fragile, ma quando Gonzalo Higuain e compagni godono di spazi l’attacco risulta letale. Chiudere i conti già in casa non sarebbe utopia.

Trasferta spagnola, invece, per la Fiorentina. Ad attendere Vincenzo Montella c’è il Siviglia detentore del trofeo alzato lo scorso maggio allo Juventus Stadium dopo una drammatica serie di rigori contro il maledetto Benfica. Nell’ultimo decennio gli andalusi si sono spesso rivelati squadra avvezza alle gare “secche”: è infatti datata 2006-2007 la doppietta nell’ex Coppa Uefa, antenata proprio dell’Europa League. La bolgia del Ramon Sanchez-Pizjuan è da sempre un fattore decisivo e il club iberico vanta in panchina un tecnico vincente e già dalla scorsa estate nel mirino del Milan come Unai Emery, che unisce il bel gioco ai risultati. L’ex Aeroplanino giallorosso deve a sua volta compiere l’ultimo step verso la definitiva consacrazione: in questi anni i toscani hanno mostrato grandi qualità, raccogliendo però poco o nulla. Guidato dall’esperienza di Mario Gomez e dall’imprevedibilità di Mohamed Salah, per Montella è il momento di diventare grande.

 

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