Scherma
Scherma, road to Rio 2016: tutto parte da oggi
Madrid, Tauber, San Pietroburgo, Johannesburg, Parigi, Pechino. Tutto parte da qui, sei tappe in contemporanea che danno ufficialmente il via alla road to Rio 2016 della scherma italiana. E non sarà semplice, sebbene nelle ultime edizioni dei Giochi le maggiori soddisfazioni azzurre siano giunte proprio dalle pedane. Con il primo week-end di maggio torna la Coppa del Mondo, e adesso i punti iniziano a contare davvero. Inutile ribadire dunque l’enorme importanza che assumerà ogni singolo assalto, per quella corsa alle medaglie che – se ripetute in Brasile – trascinerebbero nell’Olimpo dello sport qualsiasi atleta. Nessuno vuole sbagliare.
LE GARE DI RIO – Ormai, purtroppo per l’Italia ma in generale per l’onore della scherma, non c’è più tempo per tornare indietro nell’assurda scelta del Cio di ruotare le armi nelle prove a squadre. In Brasile andranno perciò in scena tutte e sei le gare individuali, mentre per quanto riguarda i quartetti rimarranno a guardare fioretto femminile (azzurre oro in carica) e sciabola maschile (azzurri bronzo a Londra). Per loro l’estate 2016 vedrà svolgersi un mini Mondiale sempre sulle pedane di Rio, magra consolazione per una decisione che va a ricadere anche sulle corsa alla qualificazione singola.
I CRITERI DI QUALIFICAZIONE – Sì, perché proprio nel fioretto donne e nella sciabola uomini i posti in palio saranno solo due. E allora in casa Italia ecco che si scatena la concorrenza interna: una tra Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali dovrà per forza di cose rimanere a casa. E stiamo parlando della storia del fioretto femminile degli ultimi dieci anni. Impresa quasi impossibile per Martina Batini, in grande spolvero nel 2014 ma chiamata a chiudere davanti ad almeno due delle formidabili compagne di squadra nel ranking mondiale. E lo stesso vale per la sciabola: Aldo Montano e Diego Occhiuzzi sembrano in pole position grazie al palmarès, ma Luigi Samele, Enrico Berrè e Luca Curatoli proveranno il colpaccio. Nelle altre armi i posti a disposizione saranno i canonici tre, con i quartetti che a loro volta non dovrebbero incontrare ostacoli nella qualificazione tranne quello di spada maschile, al momento il più claudicante. Tocca al ct Sandro Cuomo suonare la carica a Paolo Pizzo, Enrico Garozzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli. Per volare a Rio bisognerà chiudere tra le prime quattro del ranking Fie oppure risultare la prima europea nelle posizioni dalla 5 alla 16.
CONDIZIONE ATTUALE – Il super fine settimana che si districherà per lo più in Europa, ma con anche viaggi tra Sudafrica e Cina, apre quindi la terza parte della Coppa del Mondo 2014-2015, quella come detto decisiva per inseguire Rio 2016. Nella giornata di giovedì sono giunte le convocazioni ufficiali e la sorpresa più grande riguarda il fioretto maschile, con Daniele Garozzo ed Edoardo Luperi in quartetto al posto dei campioni olimpici Valerio Aspromonte e Giorgio Avola. Se è vero che il siciliano quest’anno non ha ancora lasciato il segno nell’individuale, il biondo romano ha strappato un prezioso bronzo al Grand Prix di Torino con poco allenamento nelle gambe dovuto all’impegno televisivo con Ballando con le stelle. Quali saranno le intenzioni del ct Andrea Cipressa? Giovanni Sirovich, guida tecnica della sciabola, conferma di voler puntare su Luca Curatoli e tiene a riposo nella gara a squadre Aldo Montano e Diego Occhiuzzi, i più fragili a livello fisico. Al femminile il ballottaggio tra Martina Petraglia e Alessandra Lucchino sarà sciolto solo dopo l’individuale, mentre nella spada femminile – dopo sette podi consecutivi con il primo successo a Buenos Aires – l’Italia proverà a dimostrare tutto il proprio valore anche nell’individuale. Poco da dire sul Dream Team: la storia recente (e non solo) parla per l’Italia, si va per vincere anche a Tauber, cuore della scherma tedesca.
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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma