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Tuffi, Europei Rostock 2015 – Cagnotto entusiasta: “Più fiducia con il pass per Rio”

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ROSTOCK – Giù il sipario sugli Europei 2015 di tuffi. Italia protagonista, come spesso accade, al femminile. L’ultima giornata si tinge di rosala tripletta è da urlo. Tania Cagnotto oro anche da 3 metri, dopo il successo da 1m e nel sincro con Francesca Dallapè. Lei, la trentina, è quarta con un punteggio record.

Sono contenta! Ci tenevo a rivincere dal 2009 e soltanto per il pass olimpico – esclama l’azzurra, sfinita ma sorridente -. Prima della gara mi ero posta come obiettivo i 350 punti e neanche a farlo apposta ci ho indovinato al centesimo. In gara pensavo soltanto a fare bene i miei tuffi. Adesso mi prendo una settimana di vacanza e poi torno a gareggiare nel Grand Prix di Bolzano e agli Assoluti di Bergamo. Le gare sono il migliore degli allenamenti e io mi sto preparando per i Mondiali di Kazan. Là vedremo cosa servirà di più, se la mia esperienza o l’esplosività delle più giovani“.

Francesca Dallapè è il ritratto della felicità, perché al rientro in una gara individuale internazionale dal 2012 coglie un quarto posto con un punteggione.I 7 nel rovesciato sono come i 10 per me. Non è una medaglia di legno, ma un bel quarto posto. Il mio miglior piazzamento e punteggio in una manifestazione importante come gli Europei. In previsione mondiale è un bel punto di partenza. Vado a Kazan ancora più consapevole. Spero di migliorarmi ancora“. E lo spera pure l’allenatrice Giuliana Aor, scettica sui voti di Tina Punzel (ma Francesca è diplomatica: “In casa succede spesso e fa parte del gioco“) ma comunque al settimo cielo: “Ha tenuto una regolarità pazzesca quest’anno. Sono orgogliosa di lei, e ora i Mondiali“.

Dal ct Giorgio Cagnotto arrivano ancora complimenti per Tania (“E’ plasmata per queste prestazioni“) e anche per Francesca: “Ha fatto una gara impeccabile e con un po’ di fortuna sarebbe potuta salire sul podio anche lei“. E, infine, un retroscena:Nell’ultimo tuffo, il doppio e mezzo rovesciato, Tania ha preso male la tavola. Sembrava dovesse finire come a Berlino, invece è stata grandiosa. A me ha rivelato che aveva paura di scivolare in acqua…“.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: ufficio stampa Arena/credit Lapresse

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