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Scherma, Mondiali Mosca 2015: l’Italia punta forte sul fioretto

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Continua il nostro percorso di avvicinamento ai Mondiali di scherma, evento clou della stagione che si disputerà a Mosca dal 13 al 19 luglio. Ieri è stata la volta della spada, tra un settore maschile chiamato al riscatto soprattutto a squadre e uno femminile che punta sulla donna da grandi appuntamenti Rossella Fiamingo, oggi invece tocca al fioretto. Quest’arma per l’Italia sembra poter rappresentare una garanzia di affidabilità, tanto con le donne – i numeri del Dream Team sono paurosi, quattro ori e un argento dal 2009 a oggi – quanto con gli uomini, che dopo aver vissuto molto rapidamente il ricambio generazionale (già completo? Si vedrà…) sono tornati a fare la voce grossa in Europa e nel mondo.

Per Arianna Errigo, Elisa Di Francisca, Valentina Vezzali e Martina Batini l’appuntamento iridato non metterà in palio solo le pur prestigiose medaglie. A medio/lungo termine, infatti, l’obiettivo numero uno di tutte si chiama Rio 2016. E la decisione del Cio di alternare le armi e privare la rassegna a Cinque Cerchi di due gare a squadre ogni quattro anni questa volta gira le spalle all’Italia: addio sciabola maschile e, soprattutto, fioretto femminile. Ciò significa che in Brasile saranno solo due per ogni nazione le qualificate nelle prove individuali, e non tre come avviene regolarmente. Apriti cielo. Nel Bel Paese la concorrenza interna è esplosa con la prima tappa di Coppa del Mondo valevole per il percorso olimpico. In quattro per due posti, con al momento due grandi favorite – la lombarda e la jesina più giovane – e due straordinarie atlete chiamate a rincorrere.

Il ranking Fie vede in testa Errigo, bicampionessa mondiale in carica, davanti a Di Francisca che vive un momento magico in stagione con tre vittorie consecutive in Coppa del Mondo e l’ennesimo titolo continentale conquistato a Montreux lo scorso giugno. L’immortale Vezzali, che insegue la sua sesta Olimpiade, è sesta, mentre Batini – esplosa nel 2014 e frenata invece da qualche guaio fisico di troppo quest’anno – è scivolata ottava. Lotta al podio iridato, dunque, ma lotta anche e soprattutto per i punti in ottica Rio. L’ennesima tripletta non è utopia: l’anno scorso a Kazan fu Errigo-Batini-Vezzali, settimana prossima fari accesi sulla campionessa olimpica che quando è al top lascia solo le briciole alle rivali. I pericoli maggiori verranno dalla Russia (in questa stagione brillante soprattutto a squadre, con le stoccate di Inna Deriglazova e i consigli dell’ex ct azzurro Stefano Cerioni) e dal resto del mondo: Usa (Lee Kiefer), Tunisia (Ines Boubakri) e Corea del Sud (Hee Sook Jeon) su tutte.

Capitolo fioretto maschile: nessuno o quasi si sarebbe aspettato una tripletta agli Europei di Montreux, soprattutto perché il ct Andrea Cipressa ha stupito tutti nelle convocazioni lasciando a casa Valerio Aspromonte ed estromettendo pure Andrea Baldini dalla gara individuale a favore dei giovani Daniele Garozzo (classe 1992) ed Edoardo Luperi (’93). I due talenti non hanno però sentito la pressione dell’esordio in Svizzera, chiudendo rispettivamente argento e bronzo dietro al quattro volte vincitore Andrea Cassarà, una forza della natura questa stagione con svariati piazzamenti di lusso in Coppa del Mondo (e anche un successo a Bonn) e il terzo posto momentaneo nel ranking. Quando gira il bresciano si può dire che la squadra azzurra vola, e in effetti gli undici podi con sette atleti diversi lo dimostrano. Le speranze sono molte anche per Mosca, dove lo statunitense Race Imboden proverà a suggellare il primo posto nella classifica mondiale con la medaglia d’oro e, oltre ai noti volti russi, un conteder di lusso potrebbe essere il cinese Ma Jianfei, argento in carica ma mai sul podio di Coppa quest’anno.

Cassarà, Avola, Garozzo e Luperi nell’individuale, Cassarà, Avola, Garozzo e Baldini nel quartetto. L’esperienza del toscano è fondamentale nella gara a squadre, terminata con un’insipida quinta posizione lo scorso mese. L’Italia sa che può e deve fare di più: in Coppa del Mondo sono arrivati un oro, un argento, un bronzo e un quarto posto. Francia e Russia sono le favorite, gli azzurri possono giocarsela anche se è di ieri sera la notizia del problema al gomito che terrà fermo Cassarà per questa settimana. Una squadra talentuosa, con il giusto mix tra esperienza e gioventù, ha tutte le qualità per stupire prima a Mosca e poi a Rio.

 

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

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