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Tuffi: Assoluti da ricordare a lungo! Nuovo Chiarabini, Bertocchi brucia le tappe

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Una tre giorni oltremodo positiva e ricca di spunti interessanti per il presente e il futuro. I Campionati Italiani Assoluti estivi di tuffi, disputati da venerdì a ieri all’Italcementi di Bergamo, saranno ricordati a lungo nel mondo azzurro per prestazioni di alto livello e uno stato di forma di molti atleti prossimo al top in vista degli imminenti Mondiali di Kazan. Ma non solo: il dopo Rio 2016 è già partito e la situazione non è così buia come potrebbe sembrare visto l’annunciato ritiro di Tania Cagnotto.

Un nome su tutti, forte di tre ori in altrettante gare, si è imposto prepotentemente a Bergamo. E’ quello di Andrea Chiarabini, romano classe 1995 del Circolo Canottieri Aniene e delle Fiamme Oro. Un talento fuori dal comune che però, in passato, ha sempre vissuto momenti altalenanti. Dal quinto posto nel sincro 10 metri ai Mondiali 2009 con Francesco Dell’Uomo (aveva 14 anni) alla finale sempre dalla piattaforma di Barcellona 2013 con alti e bassi dovuti a una testa difficile da gestire. E la mente, nei tuffi, rappresenta il novanta per cento della prestazione, come scrive Tania Cagnotto nella sua autobiografia.

Dalla scorsa stagione è sceso sui trampolini, ha faticato prima di tornare al top – mancando la qualificazione agli Europei 2014 – e anche quest’anno non aveva quasi mai convinto pur riaffaciandosi nel panorama internazionale da 1 metro. In quest’ultimo week-end, però, ecco la svolta: 444.90 punti da 3 metri, 420.70 da 1 e 421.83 nel sincro da 3 con Giovanni Tocci. Tre punteggioni e altrettanti ori. Una regolarità mostruosa con pure grossi margini di crescita. Ma, soprattutto, la consapevolezza di un processo di maturazione finalmente cominciato e da svilupparsi velocemente in vista di un roseo futuro. A Bergamo Andrea Chiarabini è giunto quasi fino alle lacrime per aver perso con un errore nell’ultimo suo tuffo, l’avvitamento indietro, il pass mondiale da 3 metri nel confronto a distanza con Tommaso Rinaldi. Sempre in questi giorni si è lasciato scappare in maniera tanto ironica quanto realistica un “Forse sto imparando a fare le gare” dopo il bis dal metro. E infine, con Giovanni Tocci al suo fianco a dargli fiducia, ha raggiunto numeri quasi mai visti per una coppia azzurra nel sincro trampolino con un quadruplo e mezzo avanti raggruppato (coefficiente 3.7) eseguito da 90 punti sia in eliminatoria che in finale. E’ arrivata la svolta definitiva? Presto per dirlo, ma se così fosse i tuffi italiani potranno contare su un fuoriclasse puro in più.

Ma all’Italcementi, nel corso di un week-end che come detto ha offerto molte prestazioni di notevole livello, si è messa in splendida luce anche Elena Bertocchi, milanese classe 1994 della Canottieri e dell’Esercito. Le belle parole sull’allieva di Dario Scola si sprecano nell’ultimo periodo e questo è senza dubbio un bene, segnale che si sta lavorando nella maniera giusta per valorizzare un’atleta capace di vincere quattro ori europei giovanili e sfiorare il bronzo mondiale nel 2012 per appena 25 centesimi. Diciamolo chiaramente: con davanti Tania Cagnotto, Maria Marconi e Francesca Dallapè, sarebbe stato davvero complicato prevedere una qualificazione di Elena Bertocchi per un Europeo o addirittura un Mondiale prima dell’estate 2017. Invece la 20enne ha bruciato le tappe, sfruttando un po’ di fortuna ma anche e soprattutto il suo grande talento dal metro che ora va tradotto in 300 punti nel trampolino olimpico. A Rostock, alla prima finale internazionale senior della carriera, ha sfiorato il podio chiudendo quarta con una gara da applausi. Agli Assoluti di Bergamo si è migliorata sia da 3 metri (nuovo record personale di 293.25) che da 1 (288.90) e ha messo in cassaforte il pass per Kazan. Non andrà a caccia del risultato, ma l’esperienza – con due anni di anticipo sulla tabella di marcia ipotizzata dai più – sarà fondamentale.

Infine, ecco in breve altre valutazioni sparse su quanto di bello si è visto in questi Assoluti. Maria Marconi è tornata alla grande dopo l’infortunio che l’ha tenuta ferma in primavera: oro con 307.50 da 3 metri, argento da 1 metro con 281.60 e, soprattutto, un sorriso ritrovato. Che per lei, dopo tutto quello che ha passato, conta moltissimo. Michele Benedetti si è confermato il più regolare nei 3 metri uomini: dopo l’argento del Grand Prix di Bolzano a quota 424.95 si è ripetuto in 419.30 (sbagliando purtroppo ancora il suo amato doppio e mezzo avanti con due avvitamenti) trascinando con sé ben altri tre trampolinisti da oltre 400 punti (Chiarabini 444.90, Rinaldi 410.10 e Tocci 406.30). Maicol Verzotto e Francesco Dell’Uomo, pur senza concorrenza, si sono dati battaglia da 10 metri chiudendo vicinissimi: 416.05 a 415.15, punteggi da ripetere in Russia per tornare a casa a testa alta. Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, nell’ultimo test prima dei Mondiali, si sono dimostrate pimpanti: 309.21 in sincro. La risposta delle canadesi Jennifer Abel e Pamela Ware, direttamente dai Giochi Panamericani di Toronto, è attesa per stanotte.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Paolo Maria Sacchi/Ag. Visconti

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