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Tuffi, Mondiali Kazan 2015 – Chiarabini-Tocci coppia sincro 3 metri. Il ct Cagnotto: “Scelta per il futuro”

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Colpo di scena. Se inizialmente sembrava tutto scritto verso il sincro Tommaso Rinaldi-Michele Benedetti nella gara maschile da 3 metri agli imminenti Mondiali di Kazan (24 luglio-2 agosto), i vertici della Federazione azzurra hanno avuto un ripensamento negli ultimi giorni. In gara sui trampolini russi, dunque, ci saranno Giovanni Tocci e Andrea Chiarabini.

La situazione, alquanto contorta, è spiegata a OA dal ct Giorgio Cagnotto: “La decisione è stata presa guardando soprattutto agli anni a venire, prossimamente c’è l’idea di farli allenare insieme con costanza perché l’Italia punta molto su questi due ragazzi validi e anche loro devono ambire al massimo. Le prove di selezione erano indicative, per il sincro l’ultima parola spetta al ct e in questo caso, in totale accordo con la Federazione, ho deciso di puntare su di loro dopo tre giorni di ragionamento visti i risultati ottenuti e, soprattutto, il potenziale in parte ancora inespresso. Prendere decisioni avventate non è mai corretto. Devo fare i miei complimenti allo staff e in particolar modo a Domenico Rinaldi, allenatore di Tommaso e Michele, che pur perdendo la possibilità di avere i suoi atleti in gara ha accettato la decisione. Noi lavoriamo sempre per il bene dell’Italia“.

E’ stata valutata l’evidenza dei fatti – aggiunge Oscar Bertone -, perché Chiarabini e Tocci rappresentano la coppia del futuro. L’idea è stata cambiata anche per evitare che la Coppa del Mondo potesse diventare la prima loro competizione ufficiale internazionale: a Kazan, vada come vada, si faranno le ossa. Comunque sono giovanissimi, hanno già raggiunto grandi punteggi e sono una speranza concreta per l’Italia dei tuffi”. Lo stesso Tocci, 20enne cosentino, si definisce “sorpreso” ma ovviamente “felicissimo” per la scelta, approvata all’unanimità dallo staff della Nazionale negli scorsi giorni in ritiro collegiale tra Bolzano e Roma, dove si è allenata anche la squadra canadese che terrà testa all’Italia soprattutto in campo femminile.

Nessuno un mese fa avrebbe mai immaginato uno scenario di questo tipo, anche perché la coppia Chiarabini-Tocci nemmeno esisteva. I due, argento giovanile nel 2010 a Helsinki, hanno saltato nelle ultime stagioni rispettivamente con Lorenzo Marsaglia e Andreas Billi. Tutto è nato agli Europei di Rostock, seppur solo in allenamento, e i 395.97 punti (con tanto di medaglia d’argento) ottenuti al Grand Prix di Bolzano hanno sorpreso anche i più ottimisti. Le super prestazioni di domenica scorsa agli Assoluti di Bergamo, 425.58 punti in eliminatoria e 421.83 in finale, hanno logicamente mischiato tutte le carte in tavola. Come si è visto non è stata affatto una decisione facile da parte del ct Cagnotto, comunque fiducioso in vista di un dopo Rio che, con queste premesse, è meno inquieto.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Roberto Bonanni Facebook

6 Commenti

1 Commento

  1. Gabriele Dente

    21 Luglio 2015 at 22:34

    Sono d’accordo con ste86 e in generale con la nuova politica, che sembra diffondersi in varie federazioni, di dare fiducia ai giovani. Uno dei problemi dello sport italiano, secondo me, è il fatto che spesso si rispettano delle rigide e inutili gerarchie dettate solo dall’anzianità (come molte cose in Italia), penalizzando atleti giovani e di talento che devono aspettare il ritiro di chi li precede per andare a un mondiale. Quando il trentenne (o quasi) non ha ottenuto risultati di rilievo, oppure è in fase di chiaro declino, è bene che lasci il posto ad altri. Largo ai giovani!
    Il discorso riguarda anche Dotto/Magnini, Curatoli/Samele, Garozzo/Aspromonte, ecc.

  2. Francesco Caligaris

    21 Luglio 2015 at 18:01

    L’Italia non dovrebbe partecipare alle 3 tappe del GP autunnali

  3. TheAzzurra90

    20 Luglio 2015 at 18:42

    Più che agli anni a venire guarderei al presente! Chiarabini-Tocci non hanno la stessa sintonia e esperienza di Rinaldi-Benedetti… Si, nelle ultime settimane hanno guadagnato parecchi punti ma non li vedo maturi per un mondiale. Con un po’ di sana gavetta e mesi di allenamento in sincro sarebbero stati più sicuri. Una scelta così affrettata io non l’avrei fatta, è davvero rischiosa. Spero di ricredermi a fine Kazan!

  4. molrac84

    20 Luglio 2015 at 17:23

    Questa scelta invece per me è una sciocchezza madornale: si decide una qualificazione mondiale sulla base di due gare in otto giorni, a meno di un mese dai mondiali, e una di queste gare non era neppure di selezione! Gli strappi alle regole si fanno per dei fuoriclasse autentici, per una nuova Cagnotto o al massimo un nuovo Sacchin (ma quello vero dei bei tempi), non per una coppia che fa meno di 400 una volta e poco più di 420 (in una gara italiana, con giudici italiani… chissà quanto imparziali) dopo sette giorni. Specie con Chiarabini in sincro, uno che ha una carriera che va bene solo negli anni dispari!!
    “Evitare che la Coppa del Mondo potesse diventare la prima loro competizione ufficiale internazionale”: che sciocchezza! Ci sono tre tappe di Grand Prix in autunno, il quattro nazioni a Torino, sono diventate gare di provincia?

    • ste86

      20 Luglio 2015 at 18:19

      Per il sincro non c’erano gare di selezione, ma la scelta dei convocati per i mondiali era a discrezione del ct.
      E se nelle gare italiane i giudici sono più “generosi”, lo sono anche per Benedetti/Rinaldi, non solo per Chiarabini/Tocci, che avranno disputato solo due gare, ma in quelle due gare hanno ottenuto punteggi che Benedetti/Rinaldi non hanno mai raggiunto nonostante decine e decine di competizioni.
      Riguardo Chiarabini (il più grande talento italiano tra i tuffatori), ha avuto anni difficili dal punto di vista mentale (paura di lanciarsi dalla piattaforma), ma la scelta di abbandonare la piattaforma a favore del trampolino si sta rivelando azzeccata.
      Sono dell’idea che ad un mondiale, in uno sport con un livello sempre più alto, sia giusto prendersi dei rischi e schierare la coppia potenzialmente (molto) più forte, piuttosto che una coppia che oltre ad un certo risultato non può arrivare (Benedetti/Rinaldi non sono da finale mondiale, Chiarabini/Tocci sì).

  5. ste86

    20 Luglio 2015 at 16:03

    Bene, una scelta diversa mi avrebbe profondamente deluso. Tocci e Chiarabini sono i due tuffatori nettamente più talentuosi della nazionale italiana, hanno ottenuto nelle sole due gare alle quali hanno partecipato punteggi sconosciuti ad altre coppie italiane e FINALMENTE portano in una competizione internazionale un programma impegnativo, al passo con lo sviluppo repentino che la specialità dei tuffi ha avuto negli ultimi anni. Gli altri tuffatori italiani su questo fronte purtroppo sono rimasti indietro di almeno dieci anni!

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