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Nuoto, Mondiali Kazan 2015: la 4×200 sl ricca di incognite e dubbi

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Altro giro, altra staffetta. Finora tutte hanno svolto il proprio mestiere: chi a medaglia chi in finale, gli obiettivi prestabiliti sono stati raggiunti. Oggi tocca alla situazione più spinosa della squadra italiana: la 4×200 stile libero maschile. Un quartetto volato in Russia carico di incognite e dubbi tanto che il direttore tecnico Cesare Butini è stato a lungo combattuto tra il sì e la decisione di non schierare nemmeno la formazione, vista l’assenza del tempo limite e – soprattutto – uno stato di forma tutt’altro che esaltante dei protagonisti.

Invece, alla fine, ha prevalso quel sentimento di “proviamoci” che suona tanto come “saremo messi male, ok, ma non così male da uscire tra le migliori dodici nazioni del mondo”. La missione è il pass olimpico, in palio proprio per le prime 12 squadre, ed è per questo che nuoteranno quest’oggi Filippo Magnini, Damiano Lestingi, Gianluca Maglia, Marco Belotti e (forse) Andrea Mitchell D’Arrigo. Re Magno, fuoriclasse senza età, ha condotto i tre compagni velocisti a un bronzo nella 4×100 stile libero che mancava da Melbourne 2007. Ora l’impresa si fa più ardua, ma Ro 2016 è alla portata. Almeno quello.

E dire che, appena otto mesi fa, la situazione era completamente diversa per la staffetta da sempre indicata come il miglior termometro possibile del movimento. A Doha, ai Mondiali invernali in vasca corta (altri avversari e altro sport, ok, ma le indicazioni almeno sulla carta restano), Magnini, D’Arrigo, Belotti e l’esordiente 18enne Nicolangelo Di Fabio vinsero una strepitosa medaglia d’argento. Un risultato incredibile che non è riuscito a toccare le giuste corde dei ragazzi. Soprattutto Mitch, promettente yankee, ha vissuto un anno orribile in vasca lunga, tra problemi fisici e una condizione mai veramente accettabile.

Questo venerdì 7 agosto suona come ultima spiaggia di una stagione dalle mille emozioni che, però, andrà archiviata il prima possibile. Se – se – Rio 2016 sarà, almeno che si lavori nella maniera giusta per arrivare pronti all’impegno olimpico. Sarebbe un peccato mancarlo, ma è altrettanto disdicevole brancolare nel buio senza un progetto.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Magnini

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