Calcio
Calcio, Champions League: Roma-Barcellona, notte stellare all’Olimpico
L’esordio nella Champions League 2015-2016, per la Roma di Rudi Garcia che sogna lo scudetto dopo il 2-1 sulla Juventus nella seconda giornata di campionato, è targato Barcellona. Non una comoda partenza, insomma, perché sul cammino dei giallorossi ci sono niente meno che i campioni d’Europa in carica, trascinati da un Messi sempre più letale che si esalta nel tridente completato da Neymar e Suarez. I blaugrana sabato scorso hanno espugnato il Vicente Calderon di Madrid e, dunque, sono tornati al pieno della forma dopo il pesante ko subito nella Supercoppa di Spagna contro l’Athletic Bilbao.
Anche la Roma, tuttavia, sta bene. Dopo il pareggio di Verona, il primo successo della storia recente sulla Juventus in Serie A ha infiammato la piazza, che, complice la difficile situazione che stanno vivendo i bianconeri, sta già sognando un risultato che nella capitale manca da ormai quindici anni. La stagione però è ancora lunghissima e Rudi Garcia dovrà essere bravo a non compiere gli errori del passato. Ovvero: massima attenzione in Champions League per evitare figuracce come l’1-7 contro il Bayern Monaco che ha incrinato le certezze dell’anno passato, ottima gestione di uno spogliatoio difficile da accontentare e legame di fiducia con la piazza da non rovinare ulteriormente. Roma, si sa, è la città degli eccessi un po’ come Napoli. Il passaggio dalle stelle alle stalle è immediato: i giallorossi non devono cascarci di nuovo.
Il primo step, quello delle trasferte in campionato contro le “piccole”, è stato superato con il minimo sforzo e il massimo risultato. 0-2 nel derby a Frosinone giocando male, ma vincendo. Anche l’anno scorso la Roma iniziò così, poi tra gennaio e febbraio una serie infinita di pareggi compromise tutto. Adesso il Barcellona sarà un altro, ben più difficile, esame. Con poco da perdere, perché probabilmente l’accesso agli ottavi di finale Totti e compagni se lo giocheranno con il Bayer Leverkusen che ha estromesso la Lazio ai preliminari, ma con tutto da guadagnare. Fiducia, calore e (magari) anche qualche punto. L’impresa è ardua, ma i catalani sono fermabili.
Come? Conoscendo Luis Enrique, per esempio, che a Roma non durò più di una stagione con le sue idee rivoluzionarie che la scorsa stagione regalarono al Barça il secondo triplete della sua storia. O creando una diga in difesa, sempre concentrata su ogni movimento del tridente dei miracoli. E poi sfruttando la velocità offensiva, perché la retroguardia catalana è perforabile soprattutto in transizione. I vari Gervinho, Iturbe, Iago Falque e Salah scaldano i motori. Ne giocheranno solo due, pronti a innescare quella macchina da gol che risponde al nome di Edin Dzeko. Il bosniaco è già entrato nei cuori dei tifosi: questa sera il legame si può rendere eterno.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook ufficiale As Roma