Nuoto
Nuoto, Adam Peaty: “La gente non mi vedrà per un po’”. Il motivo…
Continuano le strategie più disparate per prepararsi alla stagione olimpica, in particolar modo quella del nuoto che a Rio vivrà un bizzarro calendario comandato dalla tv americana che ha imposto le batterie alle 13 locali e le finali a partire dalle 22. Se, come scritto qui, la nazionale australiana sta mettendo a punto un programma di simulazione degli allenamenti in notturna, ben diverso è il caso di Adam Peaty, campione iridato di 50 e 100 rana in entrambi in casi con record del mondo.
“La gente non mi vedrà in giro per un po’ – ha dichiarato il britannico al quotidiano The Sentinel -, poiché sarò molto stanco“. Peaty si sta infatti allenando a partire dalle 4 di mattina, motivo per cui ogni sera si addormenta alle 19. “Ma sono contento per quello che faccio – ha aggiunto il ranista che ha cambiato la storia della specialità, privilegiando la potenza alla tecnica con eccellenti risultati -. Ho avuto tre settimane di riposo dalla passata stagione, ora che sono terminate penso già alla prossima“.
Però, come si legge su Swimvortex, c’è chi si interroga sulla bontà o meno della scelta del campione inglese. Non sarebbe forse meglio optare per allenamenti alle 13 e alle 22 in vista delle Olimpiadi? E’ Craig Lord, ideatore del sito e guru del nuoto mediatico a stelle e strisce, a rispondere ai commenti degli scettici: “Non è solo una questione di fuso orario, ma di confidenza che possa essere il migliore in qualsiasi circostanza, a qualsiasi ora della giornata. Forse non proprio alle 4, ma gli allenamenti al mattino presto sono molto comuni in Gran Bretagna, per permettere poi ai più piccoli di fare colazione e andare a scuola. Allenamenti serali sono quasi insostenibili in un paese in cui il nuoto non è l’unico sport praticato nelle piscine“.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook Fina/DeepBlueMedia