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Nuoto: Europei in vasca corta di Israele a rischio spostamento? Ipotesi difficile

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Gli attentati terroristi che hanno colpito ieri sera Parigi e le dichiarazioni di Federica Pellegrini al termine del Gran Premio Italia a Massarosa hanno riacceso le voci per cui gli Europei 2015 di nuoto in vasca corta, in programma dal 2 al 6 dicembre a Netanya (Israele), potrebbero subire uno spostamento di sede. Ma la questione è delicata e, soprattutto, improbabile a sole tre settimane dall’inizio della manifestazione.

LA RICHIESTA UNGHERESE – Tra Isis e Israele, infatti, il collegamento non è diretto. E poi va purtroppo affermato che, al momento, sono pochi gli stati europei davvero sicuri. Forse quelli scandinavi e basta. Se la Len avesse captato qualsiasi minima possibilità di rischio legata al conflitto con la Palestina che va avanti da quasi 70 anni sarebbe di certo intervenuta in precedenza, quando a fine ottobre il presidente della Federazione ungherese Tamas Gyarfas aveva proposto un cambio di sede con questa lettera rivolta a tutti i membri del massimo organo continentale.

Cari amici, tutti noi abbiamo partecipato con gioia alla presentazione da parte di Noam Zwi al congresso Len degli Europei in vasca corta che saranno organizzati a Netanya dal 2 al 6 dicembre. Senza dubbio si tratterà di un’organizzazione perfetta con un altissimo livello di ospitalità. Tuttavia dobbiamo renderci conto delle terribili notizie che ogni giorno arrivano riguardo la pace in Israele. Siamo consapevoli che non dobbiamo prendere noi stessi una decisione veloce, anzi il mondo intero e la comunità del nuoto sperano che tutto torni presto alla normalità, ma tornando a noi sarebbe giusto pensare se iniziare a proporre un’altra candidatura. Se le cose dovessero continuare così, sarebbe un’illusione pensare che i migliori atleti d’Europa arriveranno a Netanya con grande entusiasmo. Dobbiamo anche considerare che il programma dell’evento è pienissimo. E’ interesse di ogni membro della Len organizzare al meglio questo Europeo prima di Natale. Sono convinto che questo argomento è stato toccato da molte persone negli ultimi giorni. Tutti stiamo attendendo con fiducia che le cose cambino, perché rispettiamo i nostri amici sportivi in Israele. Sono sicuro che tutti sappiano quanto rispetti Israele, ma sentivo il bisogno di chiedere almeno il parere della famiglia Len“.

LA RISPOSTA ISRAELIANA – “Non potete rubarci il nostro evento“: questo quanto affermato inizialmente dalle autorità sportive di Israele e riportato da Swimvortex. Per organizzare la manifestazione, la prima nella storia del paese, sono stati spesi oltre due milioni di euro. In seguito Noam Zwi, membro del Bureau Len per Israele, aveva aggiunto che “tutte le misure di sicurezza possibili saranno utilizzate per garantire il regolare svolgimento delle gare a Netanya“.

IL COMUNICATO STAMPA MAGIARO – Una rassicurazione non da poco, che aveva poi portato la Federazione magiara a pubblicare un comunicato stampa in cui si dava pieno appoggio alla candidatura di Israele ribadendo l’assoluta non volontà dell’Ungheria di ospitare l’evento.

La Federazione ungherese di nuoto prende atto che la lettera del suo presidente Tamas Gyarfas alla Len è stata considerata un ‘tentativo di rubare gli Europei in vasca corta a Israele’. Al contrario, Gyarfas non ha mai pensato di ospitare questo evento in Ungheria, ritenendo Israele un’affidabile e professionale sede. ‘Spero di poter volare in Israele con tutta la nazionale ungherese per prendere parte a un eccezionale evento’ – ha detto Gyarfas -. Da sempre Israele è attivo nello sport e l’esperienza di Noam Zwi, membro del Bureau Len, è una garanzia. Ciononostante, sarebbe assurdo affermare che non siamo allarmati per la situazione del paese. Penso che ogni capo di una federazione sportiva debba considerare tutte le possibili conseguenze dato che è responsabile della comunità che rappresenta. Ripeto: non c’è alcuna intenzione da parte nostra di organizzare l’evento, stiamo preparando i Mondiali 2017 (a Budapest, ndr) e non possiamo pensare ora agli Europei. In conclusione spero che Israele possa ospitare la sua prima manifestazione internazionale di nuoto con successo. Do il mio supporto. Il messaggio dell’ambasciatore israeliano è stato convincente. Sarà un evento magnifico‘”.

IL COMMENTO DI BUTINI – Questa mattina, intervenuto ai microfoni di Rai Sport durante la terza sessione di gare al Gran Premio Italia di Massarosa, il direttore tecnico dell’Italia Cesare Butini ha dichiarato: “Se è stata scelta come sede, saranno state già verificate le condizioni di sicurezzasi legge su Swimbiz -. Inoltre, penso che sia importante mantenere i nostri impegni di vita per non cedere alla paura del terrorismo“.

LA VISITA DELLA LEN – Anche durante le voci del possibile spostamento di sede sotto richiesta dell’Ungheria, le indiscrezioni volevano un Paolo Barelli – presidente di Fin e Len – totalmente deciso a far svolgere la manifestazione a Netanya. E infatti, circa una settimana dopo il botta e risposta tra i due stati, ovvero il 30 ottobre, il massimo organo del nuoto continentale si preparava a visitare la località israeliana inviando il seguente comunicato stampa dal titolo: “Tutto pronto per gli Europei“.

Israele si sta preparando a ospitare i partecipanti degli Europei di nuoto in vasca corta del 2-6 dicembre. Si sono iscritte 47 nazioni e, a un mese dalla partenza, quella di Netanya è già una rassegna record. Nell’ultima visita di questo fine settimana, i rappresentanti della Len potranno parlare direttamente con gli organizzatori per la definitiva consegna dei ruoli. Le ispezioni e i dialoghi con i leader locali hanno convinto il manager del Len Sports&Office Marco Birri e il presidente del comitato tecnico del nuoto Soren Korbo che i padroni di casa soddisfano tutte le richieste chiave. “La location del Wingate Institute è un grande scenario per la nostra manifestazione – ha detto Marco Birri -. La sua piscina a 10 corsie è considerata una delle più veloci, con la sua profondità di 3 metri, e il numero record di delegazioni partecipanti potrà essere ospitato in toto nella zona dedicata al warm-up. Gli organizzatori si stanno prendendo cura di ogni minimo dettaglio, sia nel luogo di gara che per il soggiorno e il trasporto di tutti i gli atleti e dirigenti. Per la prima volta nella storia gli Europei in vasca corta si svolgeranno su cinque giorni. Le batterie cominceranno alle 9 locali, le semifinali e finali alle 17“.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: sito ufficiale isr2015ec

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