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Nuoto, Europei vasca corta Netanya 2015: le voci degli azzurri. Sabbioni: “Che feeling con i 200”

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Una medaglia forse inattesa. O meglio: che Simone Sabbioni fosse in una buona forma, pronto a giocarsi il podio nel dorso, si sapeva. Ma tutti indicavano i 100 come gara chiave, che in vasca lunga al romagnolo riescono meglio, non i 200. E invece, dopo il record italiano della mattina, il 19enne non solo si migliora, ma ottiene anche il bronzo. E ai microfoni della Fin dice: “La mia prima finale con la Nazionale e la mia prima medaglia. In una gara che non è la mia ma che da oggi lo diventa, sicuramente in vasca corta. Meglio di così non potevo iniziare“.

Gabriele Detti, con il terzo posto nei 400 stile libero, si toglie un peso. Sale sul podio insieme al tedesco Paul Biedermann, il suo idolo, e dimostra di essere finalmente tornato. Il talento non si discute. L’infezione primaverile ha provato a fermarlo. Ma, ora che sta bene, il toscano può dare tantissimo alla causa azzurra. “Sapevo che solo battendo il record italiano poteva arrivare la medaglia e sono strafelice per il traguardo e per come ho gestito la gara, soprattutto concentrando il massimo delle energie negli ultimi 50 metri che mi ha consentito di superare due avversari“, il suo commento a caldo.

Infine, la terza medaglia italiana nella giornata d’esordio degli Europei di Netanya è firmata dalla 4×50 stile libero maschili. Le voci in zona mista sono un mix tra vecchie conoscenze e parziali novità. Marco Orsi scherza come al solito, ma è già concentrato sulla gara individuale: “Sedov, il primo frazionista della russia, continua a preoccuparmi più di tutti in chiave individuale. Bella gara, ottimo spirito di squadra, volevamo rispondere alle medaglie e ai record dei nostri compagni e siamo felici di aver contribuito a questa bellissima prima giornata“. Filippo Magnini, il capitano, può permettersi un bilancio generale: “Siamo stati bravi. L’obiettivo era quello. Battere i russi era difficile e poi, quando devi vincere una medaglia, c’è sempre un po di tensione. Giuseppe era alla sua prima gara lanciato ed è stato bravo, Bocchia ha aperto bene, Orsi fa sempre la differenza e io stavolta ho chiuso anche la 4×50. Oggi è stata una giornata bella per tutta l’Italia“. Federico Bocchia e Giuseppe Guttuso, che a Kazan non c’erano, esultano più degli altri: “Sicuramente una grande emozione!“.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Twitter Stefano Palazzo

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