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Nuoto, Europei vasca corta Netanya 2015: Rivolta e Sabbioni da record, Hosszu in cima al mondo, la 4×50 sl c’è

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L’Italia parte bene agli Europei di nuoto in vasca corta di Netanya (Israele): la concorrenza non è elevata e gli azzurri dimostrano di poter essere protagonisti in una manifestazione sì transitoria, ma comunque prestigiosa. A fine sessione si contano due record, 15 qualificazioni (quasi en-plein dei posti a disposizione) e 8 personal best.

Il primo a scendere in acqua è Matteo Rivolta e la prestazione del lombardo ora di stanza a Roma è la migliore della mattinata: primato nazionale nei 100 farfalla in 49”72, grandissimo miglioramento dal 50”10 che già deteneva dall’8 novembre e primo posto in batteria anche davanti a Laszlo Cseh (49”93). Avanti anche Piero Codia (quinto, 51”01, PB), mentre Simone Geni è 14esimo (51”98) ma rimane fuori perché due è il numero massimo di pass possibili per nazione per la semifinale del pomeriggio. Out anche Federico Bussolin, 29esimo in 52”96.

Nei 50 rana al femminile arrivano due primati personali: Martina Carraro, settima, scende da 30”82 a 30”48, mentre Ilaria Scarcella passa dal 30”76 di qualificazione a un 30”73 che le vale il dodicesimo crono. Al comando, per ora, c’è la belga Fanny Lecluyse (29”74), che complice l’assenza delle specialiste Ruta Meilutyte e Yulia Efimova è accreditata, insieme alla finlandese Jena Laukkanen (seconda in 29”83, sono le uniche sotto i 30”), a giocarsi il titolo che sarà assegnato già questo pomeriggio (con diretta tv su RaiSport 2 dalle 16.30).

Stesso discorso per i 50 rana maschili, in cui Fabio Scozzoli ambisce a una medaglia per dimostrare definitivamente che gli spettri dell’infortunio al ginocchio sono alle spalle. Il programma pomeridiano si aprirà però prima con la semifinale, cui accedono proprio il romagnolo (sesto in 26”64) e Andrea Toniato, ottimo quarto in 26”53, a un centesimo dal personale della scorsa stagione. Fa strano notare Adam Peaty, fuoriclasse della rana mondiale, addirittura settimo in 26”65, ma è ovvio che il britannico non ha praticamente spinto. In testa, dunque, per ora c’è il lituano Giedrius Titenis in 26”45. Comunque, la classifica è cortissima. 27”37 per Luca Pizzini, 25esimo.

Dopo il primo record italiano, a Netanya cade anche il primo record del mondo. Ovviamente, la firma è quella di Katinka Hosszu, che pone le basi per un Europeo da dominatrice senza la spagnola Mireia Belmonte Garcia, più veloce di lei in molte gare degli scorsi Mondiali di Doha. L’ungherese è subito vendicativa: 4’19”46 nei 400 misti e oro già blindato – dieci secondi di margine sulla francese Lara Grangeon! – in vista dell’atto conclusivo di oggi pomeriggio. A cui parteciperanno anche due italiane, fresche di doppio primato personale: Luisa Trombetti è per ora sesta in 4’31”97 e Stefania Pirozzi settima (4’33”12). Out Alessia Polieri (16esima, 4’40”07) e l’esordiente Ilaria Cusinato, classe 1999, 17esima in 4’41”04.

Personal best pure per Gabriele Detti nei 400 stile libero: il progresso dal 3’40”28 della scorsa stagione al 3’40”14 di questa mattina è minimo, ma il toscano è in piena corsa per le medaglie che saranno assegnate direttamente oggi pomeriggio. Il 21enne azzurro è infatti secondo dietro al magiaro Peter Bernek (3’39”84) e si giocherà il podio soprattutto con il norvegese Henrik Christiansen e con il veterano tedesco Paul Biedermann.

L’en-plein azzurro prosegue con Elena Gemo 14esima (59”54) e Margherita Panziera 15esima (59”55) nei 50 dorso (anche qui comanda Katinka Hosszu, 57”13), ma si interrompe nei 200 dorso maschili nonostante il record italiano di Simone Sabbioni, che vola in 1’51”21 cancellando l’1’51”59 gommato di Damiano Lestingi che resisteva dal novembre 2009. Il romagnolo è quinto, pur non nella sua specialità, ed è l’unico qualificato dei quattro partenti: Lorenzo Mora chiude decimo (1’54”12), Luca Mencarini è 14esimo (1’54”70) e Niccolò Bonacchi 19esimo (1’55”71). Al comando c’è l’israeliano Yan Yakov Toumarkin (1’50”33).

Grazie a un Marco Orsi da 20”75 lanciato, la 4×50 stile libero maschile vince la propria batteria (1’25”56) ed è al momento seconda dietro alla favorita Russia (1’24”08). Apre Federico Bocchia in 21”57, chiudono Giuseppe Guttuso (21”49) e il solito Filippo Magnini (21”75), che oggi pomeriggio può arpionare l’ennesima medaglia per sé e per i colori azzurri. Infine, gli 800 stile libero donne sorridono a Diletta Carli (quinta in 8’19”96) e a Martina Caramignoli, settima in 8’20”23. Erica Musso, ottava in 8’22”48, deve purtroppo dire addio alla finale. Altissimo 8’33”22 per Aurora Ponselè. In testa c’è la magiara Boglarka Kapas, 8’17”68.

 

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

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