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Scherma: i capolavori di Volpi, Navarria e Montano chiudono in bellezza il 2015 dell’Italia

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Sciabola maschile oro mondiale Montano Curatoli Occhiuzzi berrè - scherma - foto augusto federscherma

FEMMINILE – A Montreux Rossella Gregorio ha confermato il bronzo europeo vinto nel 2014 a Strasburgo, portandosi a casa anche lo scalpo della fuoriclasse ucraina Olga Kharlan nei quarti di finale. La campana è ormai una certezza a livello mondiale: non sarà ancora al top, ma è appena un gradino sotto rispetto alla russa Sofya Velikaya – grande protagonista stagionale con oro europeo e mondiale dopo la maternità – e sta trascinando una squadra che fatica a livello individuale verso l’importantissima qualificazione olimpica. La nuova stagione si è aperta infatti con due quarti posti tra Caracas (in cui Gregorio ha fatto terza) e Orleans, segnale evidente di una regolarità che, pur senza squilli, dovrebbe bastare alle ragazze del ct Giovanni Sirovich per recitare un possibile ruolo da outsider una volta in Brasile.

Tuttavia resta da sciogliere il nodo formazione: Ilaria Bianco ha saltato le tappe autunnali per un problema fisico e, nonostante sia da anni lontana dai suoi standard di inizio carriera, resta imprescindibile più per carisma che per coefficiente stoccate. Irene Vecchi ha qualità di cui spesso si dimentica: potrebbe fare molto di più. E la quarta? Il posto se lo contendono Martina Petraglia e Loreta Gulotta, con la seconda al momento in pole position anche grazie alle due finali a otto raggiunte a Orleans e Boston. Avere idee chiare nelle gerarchie aiuterebbe sicuramente di più.

MASCHILE – Il 2015 dell’Italia si è chiuso ad Harvard con un’autentica lezione di sciabola firmata Aldo Montano, primo in Coppa del Mondo a 37 anni battendo nell’ordine tre fuoriclasse come il russo Alexey Yakimenko (oro mondiale in carica), il rumeno Tiberiu Dolniceanu (bronzo iridato) e l’ungherese Aron Szilagyi (campione olimpico a Londra 2012). Ciò che ha fatto il livornese, già strepitoso a Mosca con l’Italia a squadre nuovamente sul tetto del mondo dopo 20 anni battendo in finale proprio la Russia padrone di casa, apre ora scenari davvero interessanti verso Rio 2016, per cui al momento sarebbero qualificati proprio Montano e Luca Curatoli, che resiste nonostante il podio sfiorato negli Usa da Diego Occhiuzzi.

Proprio la corsa tutta napoletana al secondo pass olimpico ha caratterizzato la fine del 2015 e caratterizzerà tutta la prima parte di 2016. Occhiuzzi, dopo un periodo difficile, sta provando in extremis a non abdicare contro Curatoli, ormai presenza fissa tra ottavi di finale e quarti in Coppa del Mondo. Otto i punti che dividono il giovane in rampa di lancio dal veterano argento a Cinque Cerchi in carica: saranno decisive le prossime tappe. Chi se lo merita di più? Se è vero che il 34enne vanta sicuramente maggior esperienza, la corsa del 21enne non sembra volersi fermare. Anche perché, dal punto di vista del carisma, tutti si ricordano ancora la sua personalità in pedana nella finale mondiale a squadre, con il quartetto completato da Enrico Berrè in grado di spazzare via ogni rivale con classe, grinta ed eleganza.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

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