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Calcio
Calcio, Champions League – Juventus: come si batte il Bayern Monaco senza Marchisio e Dybala?
Risposta: è difficile. Dopo gli infortuni di Claudio Marchisio e Paulo Dybala difficilissimo. La Juventus parte dal 2-2 dello Stadium per affrontare il Bayern Monaco nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Quante squadre sono mai riuscite a passare una serie dopo essere state sotto 2-0 all’ora di gioco dell’andata? Pochissime. Se si aggiunge il fatto che, in quei 60 minuti, i bavaresi di Pep Guardiola hanno fatto il bello e il cattivo tempo contro i bianconeri, sfiorando in almeno altre due occasioni il tris e ridicolizzando a tratti la difesa meno battuta della Serie A, il frullato è completo: la Vecchia Signora è in partenza per l’Allianz Arena a caccia di un’impresa quasi impossibile. Ed è persino decimata negli uomini.
RIMONTA – La triangolazione tra Paulo Dybala e Mario Mandzukic, concretizzata dall’argentino – al primo gol in Champions – con grande freddezza, ha cambiato totalmente l’inerzia dell’incontro. Più forte, soprattutto in attacco, il Bayern Monaco ha scoperto le sue gravi lacune difensive, per altro ingigantite dall’assenza di veri e propri titolari di ruolo tra infortuni e scelte tecniche. Spinta dalla bolgia dello Stadium, invece, la Juventus ha preso coraggio riuscendo a pareggiare con una zampata sottomisura di Stefano Sturaro. 2-2 e giochi riaperti nonostante l’orizzonte sia tempestoso. C’è poi un precedente favorevole proprio a una squadra italiana: nel 2006-2007 il Milan impattò 2-2 a San Siro contro il Bayern espugnando poi 2-0 l’Allianz Arena. A maggio i rossoneri alzarono il trofeo ad Atene. Anche l’Inter, nel 2011, si impose 3-2 ribaltando lo 0-1 di San Siro.
PUNTI DEBOLI – Come detto, il Bayern Monaco è vulnerabile nel reparto arretrato. Che poi, in barba a tutti i possibili attaccanti da 20 gol all’anno che una squadra può avere in rosa, è il fattore decisivo nell’economia di una stagione. In Italia non si vince senza la miglior difesa. In Inghilterra nemmeno. In Spagna e in Germania probabilmente sì, ma di certo non in Champions League. E le garanzie che offre il 20enne Joshua Kimmich non sembrano sufficienti. Dovrebbe tuttavia recuperare l’ex Roma Mehdi Benatia, centrale nella linea a quattro con David Alaba che tornerà nel suo ruolo naturale, quello di laterale mancino.
TATTICA – Massimiliano Allegri si esalta in queste partite. Sono il suo pane: tattica e difesa. Il toscano ne ha vinte tante, a partire da quella dell’anno scorso in casa del Borussia Dortmund. Dopo il 2-1 dell’andata, un catenaccio perfetto che ha consentito ai bianconeri di pungere in contropiede – l’arma migliore grazie al rapidissimo Cuadrado – e di difendere il vantaggio. Ne scaturì addirittura un esagerato 3-0 per la Juventus. Che, senza Giorgio Chiellini, si schiererà a quattro dietro cercando prima di tutto di anestetizzare il gioco del Bayern Monaco. Il compito più complicato lo dovranno affrontare gli esterni: è dalle fasce, infatti, che la formazione di Pep Guardiola costruisce tutte le occasioni da gol. Cambi di gioco fulminei e tagli velocissimi per gli inserimenti centrali. C’è il rischio mal di testa, ma è l’unico modo per raggiungere i quarti di finale. Senza Marchisio e Dybala, sarà la notte magica di Paul Pogba? Oggi è il suo compleanno: 23 candeline e un sogno.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook Pogba