Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Calcio
Pillole di Cruijff
Tristezza, vuoto interiore, nostalgia. E’ morto Johan Cruijff e un pezzo di calcio se ne va. Negli anni ’70 l’olandese rivoluzionò il gioco del pallone senza mai vincere un Mondiale. Personaggio mai banale, a tratti scontroso, ma unico e irripetibile. Il Profeta del gol è tornato da chi, nel 1947, lo consegnò gratuitamente alla terra.
Johan Cruyff 1947-2016 (RIP)
More https://t.co/Y5rif7KR4E
Más https://t.co/L2BK27eyz2
Meer https://t.co/rPjPG2epxj pic.twitter.com/QcVfmeJINu— Johan Cruyff (@JohanCruyff) 24 marzo 2016
Il primo minuto della finale (poi persa) contro la Germania Ovest nel 1974 rappresenta il suo manifesto. C’è il calcio totale, appena inventato con la maglia dell’Ajax, ma c’è anche il futuro tiki taka del Barcellona di Pep Guardiola. C’è Cruijff che, da ultimo uomo dell’Olanda, arriva in pochi secondi in area di rigore palla al piede e viene steso. E c’è pure Lionel Messi, 35 anni dopo, con le sue fulminee accelerazioni tra le difese avversarie.
https://www.youtube.com/watch?v=UJzm9U-UNzA
Arancia meccanica voleva dire anche anticonformismo. Capelli lunghi, sesso in ritiro e un secco “no” all’allora già colosso Adidas. Johan Cruijff era sponsorizzato dalla Puma. E, quindi, giocò la partita con la Germania Ovest con una striscia nera in meno sulla maglietta. Un dettaglio passato alla storia.
Ajax, Barcellona e Feyenoord. A questi club – di cui due acerrimi nemici fra loro – Johan Cruijff ha consacrato la sua carriera da calciatore, forte di tre Palloni d’Oro e tre Coppe dei Campioni consecutive. Ma ha giocato anche in America (Washington e Los Angeles) e al Levante. E una volta, per 45 soli minuti, anche nel Milan. Era il 16 giugno 1981, c’era il Mundialito.
E quella volta con Jorge Valdano? Barcellona-Alaves, il carisma di Cruijff rischiava di scavalcare il potere decisionale dell’arbitro. L’allora sconosciuto Valdano accennò una protesta e – narra la leggenda – propose all’olandese di giocare da solo, con un altro pallone. “Quanti anni hai?“, chiese Cruijff”. “Ventuno“, la risposta. “Ragazzino, a 21 anni a Cruijff si dà del lei“. Accenno di Clasico: il futuro attaccante madrileno contro uno dei più ferventi catalani di sempre.
Il 18 maggio del 1994 Marco Van Basten faceva ancora parte della rosa del Milan di Fabio Capello, ma di fatto era già un ex, martoriato a neanche 30 anni da una caviglia di cristallo. Johan Cruijff guidava invece dalla panchina il Barcellona che, ad Atene, perse 4-0 la finale di Champions League contro i rossoneri nonostante avventate dichiarazioni in conferenza stampa. Van Basten e Cruijff, il meglio del calcio olandese. Cruijff e Van Basten, una sostituzione leggendaria: il 3 aprile 1982 avvenne il passaggio di consegne. Il primo, ormai sul calare della carriera, cedette il suo posto in campo a un 17enne emergente che, sul punteggio di 3-0 per l’Ajax contro il NEC, segnò di testa la sua prima rete in campionato per il 5-0 finale.
A great rival for #ACMilan, an idol and mentor to Marco Van Basten: Goodbye Johan #Cruyff, you will be missed!Un…
Pubblicato da A.C. Milan su Giovedì 24 marzo 2016
Stasera, d’obbligo:
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
francesco.caligaris@oasport.it