Nuoto
Nuoto, il borsino dell’Italia femminile dopo gli Assoluti: Pellegrini trascinatrice, Carraro rivelazione
Le velociste di punta del nuoto italiano, comunque molto distanti dai migliori standard internazionali in cui le sorelle Campbell preparano un’estate a ritmo di record, non hanno brillato allo Stadio del Nuoto di Riccione. Sia Erika Ferraioli (25”51 nei 50 e 54”87 nei 100) che Silvia Di Pietro (25”09 nei 50 e 55”10 nei 100, condizionata da qualche problema) sono rimaste distanti dai propri personal best, non afferrando anche i pass individuali per gli Europei e preparandosi adesso a un giugno di rincorsa verso Rio dove, pur mancando ancora l’ufficialità, dovrebbero comunque essere presenti per le staffette.
Così nelle due vasche si è esaltata Federica Pellegrini, per la prima volta sotto i 54” in tessuto con un 53”78 che le è valso anche il biglietto per Rio (ma la sua partecipazione nei 100 è in forse) e, soprattutto, una prova di forza impressionante nei primi 150 metri dei 200. Il passaggio a 55”73 ha sorpreso tutti – veneta in primis – e difatti nel finale le sono mancate le forze per spingere come avrebbe voluto. Con 1’55”30, comunque, la Divina può sorridere anche nella “sua gara”: è quarta al mondo nel 2016 e, soprattutto, sembra godere di ulteriori margini di miglioramento per infrangere la barriera dell’1’55” in tessuto. Verso le Olimpiadi c’è ottimismo: tutto procede al meglio.
Sarebbe stato probabilmente lecito aspettarsi qualcosa di più, invece, da Alice Mizzau, 1’58”71 nei 200 sl (c’è il limite per la staffetta olimpica, la cui situazione è approfondita a pagina 7) ma 4’07”26 nei 400, crono sufficiente per Londra ma non per Rio. La friulana non è riuscita a esplodere come accadde l’anno scorso e, probabilmente, ha condizionato anche la prestazione di Diletta Carli, assente nei 200, ferma a 4’08”66 nei 400 e promossa solo negli 800 con il personale di 8’28”22. Qui, però, la toscana allenata da Stefano Morini si è fatta anticipare da una potenziale campionessa del nuoto azzurro, la 17enne Simona Quadarella che ha timbrato il nuovo record italiano cadette in 8’28”06 e che punta forte a prendersi le Olimpiadi. Del resto, con Martina Caramignoli condizionata da un lutto familiare, da Riccione esce lei come volto principale del mezzofondo, autrice anche del bis nei 1500.
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Foto da: Fin/DeepBlueMedia