Nuoto
Nuoto, Europei Londra 2016: festa…in famiglia! Paltrinieri: “Garone”. Morini: “Due fenomeni”
Festa in zona mista per Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti dopo la doppietta nei 1500 stile libero che consacra gli Splash Brothers (omaggio al duo Curry-Thompson dei Golden State Warriors – i due azzurri sono appassionati di basket americano – comparso su un cartellone all’Aquatics Center) quali dominatori del mezzofondo europeo. Greg si migliora e timbra il suo record personale che è anche primato continentale e, soprattutto, secondo miglior crono all time dietro al 14’31”02 di Sun Yang, nuotato proprio a Londra nel 2012.
“Volevo dominare, ma sinceramente non mi aspettavo un tempo del genere – dichiara a RaiSport –. E’ venuto fuori un garone. Sono davvero felice, perché una prestazione del genere fatta ora vuol dire tanto. Ho scaricato giusto negli ultimi due giorni, poi ho sempre caricato. Mi sto allenando al massimo, le Olimpiadi sono da sempre il mio obiettivo. Sono contento anche per l’argento di Detti. E’ stato bello sul podio, c’erano un sacco di italiani. Non volevo dare segnali, ma semplicemente fare una bella gara. A Riccione avevo troppa foga di far vedere cosa potevo fare. Qui ero più tranquillo e rilassato. La condizione è peggiore rispetto a quella di Riccione. Ora questi ultimi due mesi saranno i più importanti della mia carriera. Sun Yang? Ha dei nuovi sponsor, sono felice per lui, ma parlando di nuoto non sappiamo nulla“.
“Ero stanchissimo. Sono contento per l’argento, ma il tempo non è quello che volevo“, gli fa eco Detti, che lunedì ha vinto i 400 sl e che domattina, proprio come il gemello emiliano, sarà al via delle batterie degli 800 sl per il terzo duello interamente made in Moro. Uno Stefano Morini che si lascia andare a complimenti: “Sono due fenomeni. Adoro lavorare con loro giorno dopo giorno, sono due ragazzi d’oro e non si montano mai la testa anche se i risultati glielo permetterebbero. A volte mi arrabbio, ma mi accettano per come sono. E io mi godo il loro talento”. Festa infinita, insomma. Anche perché pure il terzo, l’ucraino Mykhaylo Romanchuk, è transitato da Ostia: “Ho allenato pure lui“.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Fin/DeepBlueMedia