Nuoto
Nuoto, Europei Londra 2016: tutte le ambizioni di medaglia dell’Italia
ITALIA MASCHILE – Farfalla, dorso e misti
Emozioni dal delfino? L’Italia se lo augura, sia con Piero Codia (quinto per iscrizione nei 50 e detentore del record italiano nei 100, 51”42, grazie al quale si presenta come quarta forza al via) che con il più atteso Matteo Rivolta, deciso a riprendersi il primato nazionale dopo aver comunque strappato all’amico-rivale il primo dei due pass olimpici in palio. I grandi nomi fanno paura – su tutti il veterano ungherese Laszlo Cseh, favorito anche nei 200 che vedranno l’esordio da matricola di Giacomo Carini, classe 1997 – ma Londra e Rio sono i classici momenti da “ora o mai più”.
Capitolo dorso: Simone Sabbioni è la quarta grande speranza dell’Italnuoto maschile verso l’Inghilterra. Ogni volta che scende in vasca si migliora (l’ultima impresa è il record italiano di 53”34 a Riccione) e ha dichiarato in tempi non sospetti di puntare a una medaglia europea, sicuramente più agevole di quella olimpica (ma anche la finale a Cinque Cerchi, Kazan insegna, non sarà una passeggiata). Vero è però che tra il francese Camille Lacourt, il padrone di casa Christoph Walker-Hebborn, il russo Grigory Tarasevich e il polacco Radoslaw Kawecki servirà un numero da fuoriclasse puro. E’ il suo caso? Parrebbe di sì. Nei 200 può dire la sua anche Luca Mencarini, non distante da Rio e finora sempre convincente in stagione.
Realistico ambire infine nel podio di Federico Turrini nei 400 misti: del resto sarebbe una piacevole conferma dopo il bronzo di Berlino 2014. Agli Assoluti il toscano, occhiali da studente e faccia pulita, si è preso la scena con un ottimo 4’11”95 (terzo crono mondiale del 2016). E ha trascinato anche Luca Marin, (ex) campione che quando sente profumo di Olimpiadi di esalta. Potrà far meglio del 4’14”65 di Riccione? Se sì, bentornato del tutto.
CLICCA SU PAGINA 4 PER CONTINUARE A LEGGERE