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Tuffi, Europei Londra 2016: i favoriti e le possibili sorprese gara per gara

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Due giorni agli Europei 2016 di tuffi, in programma a Londra da lunedì 9 a domenica 15 maggio. Pur con le Olimpiadi all’orizzonte, l’evento abbraccerà tutti i migliori atleti del Vecchio Continente per una settimana di puro spettacolo nella piscina dei Giochi del 2012. Ecco, gara per gara, i favoriti e le possibili sorprese della manifestazione.

1 metro femminile:

L’azzurra Tania Cagnotto, campionessa del mondo della specialità, ha vinto sei degli ultimi sette titoli continentali in palio mancando l’oro solo nel 2012, proprio a ridosso delle Olimpiadi, quando fu comunque seconda. Pur con pochi tuffi nelle gambe dal trampolino più basso resta la donna da battere, con Elena Bertocchi che proverà a migliorare di una posizione il quarto posto di Rostock 2015. Il podio è alla portata anche perché la lombarda si è confermata su altissimi livelli nelle tante gare nazionali disputate in questa stagione. Le avversarie principali saranno la russa Nadezhda Bazhina, le ucraine Olena Fedorova e Anna Pysmenska; un nome a sorpresa la padrona di casa Katherine Torrance.

3 metri femminile:

Parterre leggermente più folto, con Tania Cagnotto che dovrà faticare di più per confermare la vittoria ottenuta lo scorso giugno in Germania e, a dir la verità, spesso sfumata in campo europeo. La britannica Rebecca Gallantree ha l’esperienza per far bene, “giocherà” in casa ed è esaltata dal trionfo di Kazan nel team event con Thomas Daley. La tedesca Tina Punzel ha vinto l’oro a Rostock 2013, le ucraine Olena Fedorova e Anastasiia Nedobiga sono qualificate a Rio 2016 e, soprattutto, ci sarà la russa Kristina Ilinykh, talento sempre cresciuto nelle ultime edizioni. A sorpresa assente la Bazhina, campionessa a Berlino 2014 proprio davanti a Tania Cagnotto. Il livello comunque non eccelso della concorrenza permetterebbe a Maria Marconi di poter riscattare i tanti quarti posti del passato a patto che la romana risolva i fastidi fisici citati dal ct Giorgio Cagnotto al sito federale. La mettiamo tra le sorprese, ma il suo talento meriterebbe molto di più. E con lei l’olandese Uschi Freitag, ormai quasi al livello delle migliori.

https://www.youtube.com/watch?v=_fM8-omGQRI

10 metri femminile: 

Yulia Prokopchuk (Ucraina), Laura Marino (Francia) e Noemi Batki (Italia): le medagliate di Rostock 2015 troveranno in Inghilterra la beniamina locale Tonia Couch pronta a esaltare la folla londinese dopo l’argento vinto nell’ultima tappa delle World Series. Verosimilmente saranno loro a giocarsi il podio. Proveranno a piazzare la zampata anche le russe Yulia Timoshinina ed Ekaterina Petukhova, oltremodo incostanti in passato, e qualcosa potrebbe mostrare anche la tedesca Maria Kurjo. Per il resto, poca roba.

3 metri sincro femminile:

Caccia a Tania Cagnotto e Francesca Dallapè: la coppia italiana vince l’oro da sette edizioni consecutive ed è praticamente imbattuta, perché nata proprio nell’anno di Torino 2009. La striscia vincente continuerà anche a Londra? Il poker di podi alle World Series (un bronzo e tre argenti, sempre dietro alla Cina) non solo fa sperar bene verso Rio 2016, ma lascia anche abbastanza tranquilli per gli Europei. Le “solite” rivali (Gran Bretagna, Germania, Russia e Ucraina) dovranno superarsi per conquistare il titolo continentale.

10 metri sincro femminile: 

Sorpresa in casa Gran Bretagna: a pochi mesi dalle Olimpiadi, Sarah Barrow è stata definitivamente sostituita dalla giovanissima Lois Toulson (classe 1999) per affiancare Tonia Couch. La mossa pagherà? L’affinità tra le due non è sembrata eccellente alle World Series: ne potrebbero approfittare Germania e soprattutto Russia, con Yulia Timoshinina ed Ekaterina Petukhova a inseguire il tris dopo i successi di Berlino e Rostock privi però della bionda piattaformista di Plymouth.

1 metro maschile: 

Passando alle gare degli uomini il numero dei campioni aumenta esponenzialmente. Già dal trampolino non olimpico si potrebbe infatti assistere a una emozionante e dall’elevato punteggio: il francese Matthieu Rosset sarà presente per difendere l’oro dell’anno scorso, l’ucraino Illya Kvasha di titoli continentali ne ha vinti cinque e potrebbe avere il dente avvelenato dal quarto posto di Rostock. Sicuri protagonisti anche il russo Evgenii Novoselov e l’ucraino Oleg Kolodiy, argento e bronzo a giungo 2015, e attenzione anche all’altro russo Ilia Molchanov, classe 1997. Tra gli outsider c’è l’azzurro Giovanni Tocci, sesto e quinto nelle ultime due edizioni e deciso a lottare per il podio forte di due over 400 punti nelle gare nazionali di quest’anno. Da finale anche l’austriaco Constantin Blaha, ai piedi del podio ai Mondiali di Barcellona 2013, i polacchi Kacper Lesiak e Andrzej Rzeszutek e l’altro italiano Andrea Chiarabini, più focalizzato però sugli altri impegni del proprio programma.

3 metri maschili:

Lo spettacolo è qui: largo ai fuoriclasse. Ci sarà il campione uscente Matthieu Rosset (Francia), ci saranno i veterani Patrick Hausding (Germania, seppur condizionato da problemi fisici a spalla e ginocchio), Ilya Zakharov ed Evgenii Kuznetsov (Russia) e Illya Kvasha (Ucraina), e ci sarà il potentissimo Jack Laugher (Gran Bretagna), a caccia del primo grande trionfo della carriera. Sei nomi da podio olimpico, figuriamoci da titolo europeo. Ma solo uno, alla fine, vincerà. Prepariamoci quindi a uno spettacolo entusiasmante, cui proveranno a unirsi anche gli azzurri Andrea Chiarabini e Michele Benedetti – basterebbe ripetere l’eliminatoria della Coppa del Mondo per uscire nuovamente tra gli applausi – e, tra gli altri, l’austriaco Blaha, i sopracitati polacchi, l’altro ucraino Oleksandr Gorshkovozov e l’altro tedesco Martin Wolfram, che sostituisce l’assente Stephan Feck.

10 metri maschili:

Wolfram, campione in carica dalla piattaforma, non sarà però al via della gara regina per un problema fisico. Difficile, comunque, che qualcuno porti via lo scettro all’idolo britannico Thomas Daley: dopo anni di Europei snobbati, Londra varrà quasi come un’Olimpiade per l’enfant prodige d’Oltremanica. Da non perdere il testa a testa con il russo Viktor Minibaev e, fisico permettendo, anche il tedesco Sascha Klein, bimedagliato mondiale tra il 2011 e il 2013. Dalla piattaforma i giovani crescono bene: dal francese Benjamin Auffret (1995), rivelazione degli ultimi Mondiali, all’ucraino Maksym Dolgov (1996), passando per il britannico Matthew Lee e il russo Nikita Shleikher, entrambi 1998. Maicol Verzotto e Vladimir Barbu dovranno evitare qualsiasi errore per entrare in finale.

3 metri sincro maschile:

Per provare a impedire la sesta affermazione consecutiva ai russi Ilya Zakharov ed Evgenii Kuznetsov non ci saranno tanto i tedeschi (al posto di Hausding-Feck, causa assenza del secondo, gareggeranno Klein-Wolfram) quanto gli ucraini Kvasha-Gorshkovozov e, soprattutto, gli inglesi Laugher-Mears, tra gli atleti più attesi agli Europei di casa tanto da comparire da mesi sui manifesti promozionali. Giovanni Tocci e Andrea Chiarabini, ottenuta un’insperata qualificazione alle Olimpiadi, si testeranno ulteriormente con il nuovo avvitamento inserito di recente in programma pronti a sfruttare qualsiasi errore delle coppie più esperte. In dubbio la Francia, con Rosset che non dovrebbe avere al suo fianco Antoine Catel: i due avrebbero potuto rappresentare un interessante duo outsider ma al momento non risultano nella start list.

10 metri sincro maschile:

I tedeschi Klein-Hausding andranno a caccia dell’ennesimo record: un eventuale oro sarebbe il nono di fila. L’anno scorso, a Rostock, dovettero tuttavia faticare più del previsto contro i russi Minibaev-Izmailov. In più a Londra ci saranno anche gli ucraini Dolgov-Gorshkovozov, sempre più affiatati, e soprattutto i britannici Daley-Goodfellow, uniti solo a inizio stagione e già sul podio delle World Series. La spinta di casa potrebbe conferire loro energie extra. Tutta da scoprire la coppia italiana Barbu-Placidi, all’esordio internazionale e, a dirla tutta, proprio all’esordio in una gara con altri avversari. Ai campionati nazionali hanno infatti sempre saltato da soli.

3 metri sincro misto:

Sulla carta, stanchezza a parte, Tania Cagnotto e Maicol Verzotto sono la coppia da battere: bronzo ai Mondiali nell’anno d’esordio del sincro misto e sempre protagonisti anche alle World Series. Dai russi Ilinykh-Shleikher il pericolo maggiore, nomi alla mano per il podio ci saranno anche Reid-Daley (Gran Bretagna) e Nedobiga-Kvasha (Ucraina).

10 metri sincro misto:

Forti di uno dei tuffi più belli della storia recente, l’incrocio tra triplo e mezzo indietro e triplo e mezzo rovesciato nella quarta serie di gara, i russi Timoshinina-Shleikher partono con i favori del pronostico dalla piattaforma. L’Italia, con Noemi Batki e Maicol Verzotto, può tuttavia giocarsela, seppur con coefficienti più bassi. Talentuosa la francia con Marino-Auffret, attenzione anche a Prokopchuk-Dolgov per le ambizioni dell’Ucraina.

Team event:

Dieci coppie nella prova che aprirà il programma degli Europei e che nel 2015 ha incoronato i russi Bazhina-Minibaev, in prima fila anche quest’anno insieme ai francesi Rosset-Marino (due volte quarti di fila) e agli ucraini Prokopchuk-Gorshkovozov. Senza Hausding, la Germania (Kurjo-Klein) parte leggermente indietro, idem la Gran Bretagna che non avrà i campioni del mondo Gallantree-Daley in favore dei giovani Ward-Lee. L’Italia, con Batki-Benedetti, difficilmente salirà sul podio: più realistico un quinto-sesto posto in linea con il recente passato.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: DeepBlueMedia/comunicato ufficiale Len

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