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Tuffi
Tuffi, Europei Londra 2016: Tania Cagnotto guida un’Italia che vuole tornare sul podio anche al maschile
Londra, -3. Lunedì, con il team event in cui gareggeranno i rodati Noemi Batki e Michele Benedetti, inizieranno gli Europei 2016 di tuffi. L’evento andrà avanti fino a domenica 15 maggio, giorno del 31° compleanno di Tania Cagnotto, e proprio la fuoriclasse bolzanina, che nell’ultima tappa delle World Series disputate a Kazan ha vinto l’argento nell’individuale da 3 metri pareggiando il suo record personale di punti (362.20) che resisteva dalle Olimpiadi 2012, sarà come accade da oltre un decennio la capofila della spedizione italiana.
Il ct Giorgio Cagnotto ha presentato la manifestazione al sito federale, dichiarando: “Non siamo al top, ma abbiamo raggiunto un buon livello di preparazione. Alcuni ragazzi hanno partecipato alle tappe di World Series coi migliori otto atleti al mondo per ogni specialità, acquisendo ulteriore esperienza e perfezionando le fasi di allenamento in gara. Anche la Coppa del Mondo, disputata a febbraio e qualificante per le Olimpiadi di Rio, ha mostrato delle buone prestazioni. Sappiamo che a livello europeo siamo tra le migliori squadre, ma confermarsi è sempre difficile. Quello che dico ai ragazzi è che bisogna essere determinati e pronti a cogliere l’attimo“. Il Brasile, appena citato, incombe: l’Italia, come tutte le altre nazioni rivali, affronterà perciò gli Europei con la consapevolezza che il massimo sarà poi dato quest’estate in Brasile.
Questo tuttavia non frenerà la caccia alle medaglie degli azzurri. Proprio Tania Cagnotto, iscritta in ben quattro specialità, sarà chiamata a difendere il tris di ori vinto lo scorso giugno a Rostock. Oltre al metro e ai 3 metri individuali e al sincro tradizionale con Francesca Dallapè, infatti, l’altoatesina farà coppia con Maicol Verzotto nel sincro misto dal trampolino e un’eventuale poker di successi scriverebbe l’ennesima pagina leggendaria della sua carriera. Anche se, ça va sans dire, baratteremmo tutti il tanto agognato podio olimpico con qualche possibile titolo londinese: se lo merita eccome.
Se Tania Cagnotto fa rima con certezza (dal metro, seppur poco allenata, non ha rivali; nei sincro parte favorita e con la trentina tenterà l’assalto all’ottava gemma consecutiva; da 3 metri storicamente soffre un po’ a livello europeo), le altre possibilità di medaglia provengono sempre dal settore femminile, con tutte le atlete convocate – Elena Bertocchi, Maria Marconi e Noemi Batki – potenzialmente in grado di salire sul podio. La 21enne lombarda, quarta da 1 metro a Rostock 2015, si è confermata quest’anno su altissimi punteggi. La veterana romana, qualificata alle Olimpiadi dopo tantissimi problemi fisici, dovrà vincere soprattutto la sua sfida personale che spesso l’ha tradita nei momenti decisivi, ma il suo talento parla per lei. La piattaformista triestina – un oro, tre argenti e un bronzo agli Europei dal 2010 al 2015 con la sola eccezione del flop del 2013 – ha al contrario sempre dimostrato di poter piazzare la zampata giusta quando richiesto e ultimamente s’è trasformata proprio in garista, con due finali consecutive ai Mondiali e alla Coppa del Mondo.
Leitmotiv costante dei tuffi italiani da Torino 2009 in poi, ovvero da quando il settore maschile ha vinto le ultime medaglie in campo internazionale, il livello leggermente più basso degli uomini nei confronti delle donne potrebbe ottenere finalmente la sua consacrazione proprio a Londra. Giovanni Tocci, da 1 metro, punta dichiaratamente al podio e lo fa forte di un percorso primaverile nazionale che lo ha sempre visto assoluto protagonista e con punteggi stellari. “Mi aspetto molto dalla coppia sincro maschile Tocci-Chiarabini“, ha detto Giorgio Cagnotto, ribadendo le attese che il Bel Paese ha nei due qualificati – a sorpresa – per le Olimpiadi da 3 metri. La Germania sarà priva di Stephan Feck e, dunque, ha aperto un minimo spiraglio per il bronzo. Andrea Chiarabini e Michele Benedetti dovranno ripetere la straordinaria eliminatoria della Coppa del Mondo nella gara individuale, mentre dalla piattaforma, senza più Francesco Dell’Uomo ormai ritirato, sarà Maicol Verzotto a guidare un team tutto da scoprire con l’esordiente Vladimir Barbu, bolzanino classe 1998, e il rientrante Mattia Placidi, romano del ’90. E anche il sincro misto da 10 metri può far bene, con Verzotto-Batki ormai esperti e affiatati dopo le quattro tappe di World Series.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook Fina/DeepBlueMedia