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Calcio, Europei 2016: Spagna-Repubblica Ceca 1-0. Iniesta illumina, Piqué decide. Le pagelle

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La Spagna soffre, come capitato del resto anche a Francia, Inghilterra e Germania in questa prima giornata dei gironi di Euro 2016, ma risolve la pratica Repubblica Ceca grazie a un gol di Piqué all’87‘. Nell’undici dei campioni in carica brilla in particolare la stella di Iniesta, che dopo tanti assist a vuoto pennella il cross che il compagno di club al Barcellona trasforma in rete.

L’atteso Morata si fa vedere già al quarto d’ora: grande anticipo su cross di Silva, che a destra si muove molto bene, e pallone che sbatte su Cech. Il portiere dell’Arsenal devia in corner un diagonale mancino dell’attaccante bianconero al 28′ e, al 40′, risponde attentamente anche a Jordi Alba. Nel primo tempo la Spagna fa la partita, al solito guidata da un ispirato Iniesta, ma la Repubblica Ceca si difende con ordine grazie a un 4-5-1 molto stretto tra i reparti. La prima occasione ceca è firmata Necid a pochi instanti dal duplice fischio: blocca in due tempi De Gea, titolare nonostante il recentissimo scandalo sessuale che lo vedrebbe coinvolto con il compagno di nazionale Muniain.

Morata parte fortissimo anche a inizio ripresa, costringendo Hubnik a un “auto palo” per anticiparlo, ma a sorpresa Del Bosque lo sostituisce al 62′ scegliendo l’esperto Aduriz. La Roja fatica a trovare varchi, la Repubblica Ceca prende fiducia e si fa vedere sia in contropiede che su palla inattiva. Al 57′ Hubnik si libera bene dopo una punizione ma impatta debolmente, al 66‘ Fabregas è provvidenziale nell’anticipare Kaderabek su sponda di Selassie: brivido solo sfiorato.

La Spagna fiuta il campanello d’allarme e cambia ritmo, anche grazie all’ingresso di Pedro per uno spento Nolito. Silva sfiora il palo al 73′ con un mancino a giro, Thiago Alcantara si fa anticipare solo all’ultimo da Limberský e, a tre minuti dal 90′, svetta indisturbato Piqué per l’1-0 poi blindato nel recupero da una bella parata in tuffo di De Gea su Derida.

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Pagelle Spagna:

De Gea, 7: primo tempo da spettatore non pagante, attento su Necid e Hubnik. Non sembra patire le voci extra campo e al 92′ è decisivo su Derida.

Juanfran, 6.5: determinato sulla destra, attacca a testa bassa e duetta bene con Silva.

Piqué, 7: dominatore sulle palle alte, la Spagna fa la partita e in difesa non corre troppi rischi, ma il centrale del Barcellona giganteggia e firma il match.

Sergio Ramos, 6: sterile se si proietta in avanti e deconcentrato al 57′, quando si perde Hubnik che, fortunatamente per lui, conclude debolmente.

Jordi Alba, 6.5: esce alla distanza, sfiorando il gol di mancino e regalando sempre cross potenti e precisi. Che, però, non vengono sfruttati.

Iniesta, 7.5: insegna calcio, anche a 32 anni. Si inventa due o tre lanci da paura, ma i compagni non riescono a finalizzarli, fino all’assist buono per l’1-0 di Piqué.

Busquets, 6: diga davanti alla difesa che, però, contro una Repubblica Ceca così blindata serve poco.

Fabregas, 6: strappa la sufficienza in extremis salvando sulla linea in anticipo su Kaderabek. Ma non cambia ritmo in fase offensiva. Dal 70′ Thiago Alcantara, 6.5: entra bene in partita, Limberský lo ferma all’ultimo.

Silva, 7: insieme a Iniesta, l’iberico più ispirato. Manda (quasi) in porta Morata e sfiora il palo al 73′. Veterano insostituibile.

Morata, 6.5: nuovo taglio di capelli, ma stessa sostanza di sempre. Fa reparto quasi da solo (e nel 4-3-3 non dà il meglio di sé) e sfiora il gol in tre occasioni. Sorprendente la sua prematura sostituzione. Dal 62′ Aduriz, 6: non ha grandi chance.

Nolito, 5.5: spesso in fuorigioco, poco concreto e talvolta in ritardo negli inserimenti. Non una prestazione memorabile, visti soprattutto i nomi al posto di cui ha giocato. Dall’82’ Pedro, 6.5: cambio decisivo per l’inerzia psicologica.

All. Del Bosque, 6: rischia di steccare all’esordio e non sarebbe stato esente da colpe. Perché togliere Morata così presto? Sullo 0-0 il doppio centravanti avrebbe fatto comodo. Poi ringrazia Piqué.

Pagelle Repubblica Ceca:

Cech, 7: bandiera della sua nazionale, almeno tre parate fondamentali per blindare un importantissimo 0-0. Ma viene bucato in extremis.

Kaderabek, 6.5: tiene molto bene a bada Nolito e sfiora addirittura il gol. Si conferma attento su Pedro.

Hubnik, 6: combina di tutto, dal rischio autogol a una quasi rete nella porta giusta. Strappa comunque il 6.

Sivok, 5.5: pulito nelle chiusure e preciso negli anticipi. Annulla prima Morata e poi Aduriz, esordio più che positivo fino a quando si perde Piqué. Errore fatale.

Limbersky, 6: l’ala partita con l’etichetta di nuovo Nedved e arrivata in nazionale come terzino prova a limitare come può un ispirato Silva.

Plasil, 6: esperienza al servizio della Repubblica Ceca, aumenta il pressing a centrocampo e inibisce il gioco spagnolo.

Darida, 6.5: grande mediano, non molla mai ed è l’ultimo ad arrendersi, sfiorando il pari al 92′.

Krejci, 6: più che ala destra fa il fluidificante, pedina necessaria nella linea a 5 del centrocampo ceco che rallenta la Spagna.

Rosicky, 6.5: parte molto bene, poi si allontana dall’area spagnola e fa volume a centrocampo. Dall’88’ Pavelka, sv.

Selassie, 7: il più pericoloso della Repubblica Ceca, collante instancabile su tutta la corsia mancina. Dall’86’ Sural, sv.

Necid, 5.5: qualche sponda, un tiro dalla distanza e poco altro. Ma solo contro Piqué e Sergio Ramos avrebbe potuto fare poco. Dal 75′ Lafata, sv.

All. Vrba, 6: la Maginot ceca crolla solo all’87’. Peccato, perché avrebbe meritato il pareggio. Non ha rimpianti.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Twitter Uefa Euro 2016

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