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Calcio, Europei Francia 2016: l’Italia ai raggi X, reparto per reparto. Super difesa, chi segna?

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Foto da: pagina Facebook Candreva

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Centrocampisti: Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Florenzi (Roma), Emanuele Giaccherini (Bologna), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Marco Parolo (Lazio), Stefano Sturaro (Juventus), Federico Bernardeschi (Fiorentina), Antonio Candreva (Lazio), Stephan El Shaarawy (Roma)

Passando alla zona mediana, le lodi iniziano a scemare. Anche a causa degli infortuni, che hanno privato l’Italia, negli ultimi mesi, di Claudio Marchisio prima e di Marco Verratti poi. Tanta sfortuna che ha costretto il ct a cambiare in corso d’opera le sue idee, senza Andrea Pirlo ma con un Daniele De Rossi in più che, vista la prova brillante offerta contro la Finlandia, dovrebbe partire titolare in cabina di regia al posto di un Thiago Motta che, numero 10 a parte, è apparso ancora in ritardo di condizione dopo il recente problema al polpaccio. All’occorrenza, poi, il giallorosso può giocare anche nei tre di difesa.

Sono in quattro, invece, per due maglie ai lati del regista. Alessandro Florenzi, Emanuele Giaccherini, Marco Parolo e Stefano Sturaro possiedono caratteristiche quasi identiche anche se, per dirla con le parole della mezzala della Lazio, ognuno ha peculiarità differenti. Florenzi ha ottimi tempi d’inserimento e può fare anche l’esterno, Giaccherini non esaurisce mai la sua corsa e recentemente, al Bologna, si è scoperto anche efficace assist man, Parolo può provare la conclusione da fuori mentre Sturaro, che ha vinto in extremis il ballottaggio con Jorginho, pare più un vero e proprio incontrista, da schierare per difendere il risultato. Favoriti il romanista e il rossoblu.

Infine, gli esterni. Antonio Candeva è intoccabile sull’out di destra: corsa, quantità, qualità, piedi buoni, visione di gioco e gran tiro. Il laziale è anche il rigorista – è andato a segno contro la Finlandia – e sarà una delle carte principali dell’attacco azzurro. Stephan El Shaarawy, a sinistra, potrebbe partire dalla panchina per far spazio a Matteo Darmian, più conservativo e pronto a scalare in difesa se necessario, ma a partita in corso rischia di essere letale. Così come Federico Bernardeschi, convincente nei test interni contro Fiorentina ed Empoli Primavera. Il talento viola, il più giovane tra gli azzurri in Francia, permette inoltre di variare modulo a partita in corsa: dal 3-5-2 al 3-4-3, 4-3-3 o anche a uno schieramento con trequartista.

Chi manca, insomma? Jorginho a parte, mai realmente apprezzato dal ct, ha fatto scalpore l’esclusione di Giacomo Bonaventura, cui è stato preferito Giaccherini che – come molti elementi della rosa – Conte ha allenato in passato alla Juventus. Una volta in più, si ribadisce la voglia dell’allenatore di puntare sui suoi fedelissimi. Pagherà?

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