Scherma
Scherma, Europei Torun 2016: il fioretto maschera le difficoltà dell’Italia?
Popolo diviso a 45 giorni da Rio: come sta l’Italscherma? Due sessioni di Europei a Torun, Polonia, e due medaglie. Verrebbe da dire “sole”, visti i precedenti delle ultime stagioni, ma non c’è da fare allarmismi: le Olimpiadi sono alle porte e i big non possono logicamente essere già al top della forma. Sta per altro venendo fuori qualche sorpresa, che invece sul Brasile punta poco, perché così è (e dev’essere) nell’estate più importante per ogni atleta di primissima fascia. Ricordate Legnano 2012?
La certezza si chiama fioretto, comunque, e non è nulla di nuovo. Giorgio Avola ieri è tornato sul podio internazionale individuale a tre anni di distanza dall’ultima volta con il bronzo maschile e Arianna Errigo, oggi, si è presa uno dei due titoli singoli che ancora le mancavano in carriera. Per il secondo, quello più prestigioso, sfumato per una sola stoccata a Londra 2012, l’appuntamento sarà ad agosto. Con quattro successi stagionali in Coppa del Mondo, l’oro europeo e il titolo nel ranking mondiale, la lombarda non può che essere la favorita.
Sciabola femminile e spada maschile non hanno portato alcun interprete oltre gli ottavi di finale: probabilmente ci si aspettava qualcosa di più, soprattutto dagli uomini, ma in un contesto in cui l’Italia non gode sicuramente dello stesso monopolio del fioretto in rosa essere in pieno carico per i Giochi aiuta poco. Si potrà comunque giudicare meglio dopo le prove a squadre: le sciabolatrici non sono mai salite sul podio quest’anno e cercano punti importanti per migliorare il ranking (fondamentale per il tabellone olimpico), gli spadisti possono realisticamente ambire a una medaglia sia a Torun che a Rio.
Domani le gare individuali termineranno con la spada femminile – ed è sempre paradosso tra Rossella Fiamingo, deludente in stagione ma qualificata per il Brasile, e Mara Navarria, due hurrà in Coppa del Mondo e il titolo nazionale vinto settimana scorsa a Roma, che però non è qualificata – e la sciabola maschile, che cerca un nuovo leader in attesa del rientro di Aldo Montano dopo l’operazione alla spalla. Risposte cercasi, più che per il morale interno per evitare altre critiche. Perché l’Italia, pur in flessione, non le merita.
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francesco.caligaris@oasport.it