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Scherma: l’Italia e gli Europei preolimpici. Peggio di Torun solo a Legnano 2012

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In fin dei conti, la spiegazione è semplice: mancano 44 giorni a Rio 2016 e non è pensabile che i big della scherma italiana possano essere già in forma. Al contrario, i carichi di lavoro possono pesare più del solito, in quel di Torun. Tuttavia il dato, se non addirittura preoccupare, fa riflettere: ad eccezione di Legnano 2012 (bronzo di Arianna Errigo nel fioretto femminile), con due sole medaglie vinte al termine delle gare individuali quello polacco è il peggior Europeo della storia recente, pari a Copenhagen 2004. E il dato comune che balza subito all’occhio è evidente: si tratta sempre di anni olimpici.

In Danimarca gli azzurri, dopo i bronzi di Claudia Pigliapoco nel fioretto e Ilaria Bianco nella sciabola, presero altri due terzi posti, con la sciabola femminile a squadre e il quartetto di fioretto maschile. Poi ad Atene le gemme furono sette. Andò meglio nel 2008, Europei a Kiev (Ucraina) con quattro podi individuali e altri due di squadra, e a Pechino arrivarono altre sette gemme a cinque cerchi. Sette per altro come a Londra, dopo il passaggio a vuoto lombardo – con temperature climatiche tali da far svenire gli atleti per l’eccessivo caldo – con appena quattro medaglie complessive.

Da domani le prove a squadre potranno garantire a tutte le armi azzurre un pronto riscatto. Finora ha convinto solo il fioretto, con l’oro di Arianna Errigo – l’unica che può permettersi di tirare al 100% in ogni momento della stagione – e il bronzo di Giorgio Avola. In tutte le altre specialità nessun italiano ha raggiunto i quarti di finale, oggettivamente poco rispetto al valore storico del Bel Paese. Ma i conti veri e propri si faranno a Rio 2016, ricordando (purtroppo) le assenze di due cavalli da battaglia come fioretto femminile e sciabola maschile a squadre. Sulla carta, dunque, con cinque podi olimpici la tradizione sarebbe salva. Arriveranno? Per ora, nessun dramma.

L’Italia agli Europei di scherma dal 2004 in poi:

Ori Argenti Bronzi Dopo gare ind. Alle Olimpiadi
Copenhagen (Danimarca) 2004 0 0 4 2 7 (Atene)
Zalaegerszeg (Ungheria) 2005 4 0 4 6
Smirne (Turchia) 2006 0 1 4 4
Gand (Belgio) 2007 2 2 4 5
Kiev (Ucraina) 2008 1 2 3 4 7 (Pechino)
Plodvid (Bulgaria) 2009 5 0 4 4
Lipsia (Germania) 2010 5 2 3 5
Shieffield (Regno Unito) 2011 6 2 2 6
Legnano (Italia) 2012 2 0 2 1 7 (Londra)
Zagabria (Croazia) 2013 3 1 4 5
Strasburgo (Francia) 2014 4 3 3 6
Montreux (Svizzera) 2015 3 3 4 7
Torun (Polonia) 2016* 1 0 1 2 ? (Rio de Janeiro)

*ancora in corso

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

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