Nuoto
Sì, diciamolo: il mancato bronzo di Federica Pellegrini è un flop
Sì, diciamolo: il mancato bronzo di Federica Pellegrini nei 200 stile libero a Rio 2016 è un flop. Una delusione. Un’amarezza. Usiamo la parola che vogliamo. Ma diciamolo, senza paura di offendere o criticare. E’ la pura realtà dei fatti e anche l’azzurra, intervistata a caldo da RaiSport, lo ha confermato: “Due decimi in meno e avrei preso la medaglia. Era fattibilissima e mi dispiace“.
Imprendibile Katie Ledecky a 1’53”73: l’atteso tempone porta la firma della fuoriclasse statunitense che dopo il pazzesco record del mondo nei 400 sl si è presa anche la mezza distanza e si prenderà, a occhi chiusi, anche quella doppia, per non dire della 4×200 in programma quest’oggi. Il suo palmarès è impressionante: 10 gare individuali tra Olimpiadi e Mondiali e altrettanti ori. Praticamente non ha mai perso. E ha soli 19 anni.
Difficile potersela giocare anche con Sarah Sjoestroem, che in barba a tutte le sensazioni della vigilia i 200 sl sa gestirli e anche molto bene: argento in 1’54”08 per un altro tempo fuori dalle corde dell’azzurra, che in tessuto ha come personale l’1’54”55 di giugno al Trofeo Settecolli.
Ma per il bronzo, quel bronzo andato al collo dell’australiana Emma McKeon dalla corsia 7 che in batteria aveva nuotato 1’56” e che prima di salire sul podio ieri notte aveva toppato i 100 farfalla, Federica Pellegrini c’era eccome. Ci sarebbe dovuta essere, ma non c’è stata. 1’54”92 fa aumentare tutti i rimpianti: sarebbe bastato pochissimo per superarla. E invece l’1’55”18 – probabilmente, a questo punto, la sua vera dimensione – ha interrotto ogni sogno di gloria. Vorremmo fosse solo un incubo, invece è la realtà. E la più delusa è senza dubbio la Divina stessa.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: DeepBlueMedia