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Tuffi
Tuffi, Olimpiadi Rio 2016: le rivali di Tania Cagnotto nella corsa al podio da 3 metri
Cinesi al 99% imbattibili, e si sa: è così da sempre. Ma per il podio olimpico nell’individuale da 3 metri Tania Cagnotto può davvero dire la sua. Il bronzo è alla portata della bolzanina anche se i favori del pronostico sembrano pendere dalla parte di Jennifer Abel, prima in eliminatoria e terza dopo la semifinale. Quarta e settima: così invece l’azzurra che settimana scorsa ha interrotto la maledizione dei quarti posti di Londra con l’argento nel sincro. Ci proverà, questo è certo. Ed ecco chi – sulla carta – potrebbe batterla.
Jennifer Abel (Canada) – 24 anni, di Montreal ma con origini haitiane, Abel rappresenta senza dubbio l’avversaria principale dell’azzurra. Il loro duello ha infiammato anche gli scorsi Mondiali: lo vinse Tania Cagnotto in extremis, grazie a un suo errore nel doppio e mezzo rovesciato carpiato conclusivo. Potente quasi come un uomo e per questo tra le uniche due atlete al mondo a eseguire il doppio e mezzo avanti con due avvitamenti (coefficiente 3.4), la nordamericana ha toccato quota 373 punti nella prima gara olimpica e in stagione è volata a 386.55. Dovesse ripetere queste cifre per l’azzurra non ci sarebbero speranze. Ma la sua tenuta mentale è tutta da valutare e lo sa anche la sua avversaria.
Maddison Keeney (Australia) – 20 anni, studentessa all’Università di Brisbane, Keeney è l’altra tuffatrice della finale olimpica di questa sera a eseguire il “doppio con doppio”, con il quale può volare a 80 punti. Finora non ha brillato ma è sempre una mina vagante, proprio grazie al super coefficiente. È un talento naturale che però non ha mai disputato una gara di alto profilo internazionale senza sbavature: soffre ancora la pressione a livello psicologico. E soprattutto apre il programma con le rotazioni indietro che non sono proprio il suo forte. Dovesse però imbeccarle, dal terzo tuffo in poi è capace di rendersi davvero pericolosa.
Esther Qin (Australia) – 24 anni, è nata e cresciuta in Cina fino ai 17, quando la famiglia ha deciso di trasferirsi in Oceania. Della scuola asiatica vanta i tratti somatici e gli ingressi puliti, ma non la costanza nella precisione come hanno evidenziato i due errori della semifinale (anche per lei indietro e rovesciato) chiusa al decimo posto. Ai Mondiali di Kazan è comunque arrivata quarta e, soprattutto se la gara si evolvesse su punteggi bassi con imprecisioni di qua e di là, potrebbe diventare un’outsider da non sottovalutare.
Abigail Johnston (Stati Uniti) – 26 anni, dall’Ohio, studia per diventare medico e ha vinto la medaglia d’argento nel sincro 3 metri di Londra 2012. È la contender che non ti aspetti: dal 21° di Kazan 2015 al quinto nella semifinale olimpica. Ed è nota la “grinta extra” che gli americani tirano fuori quando sentono profumo di cinque cerchi, nuoto docet. Sarà sorpresa a stelle e strisce?
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook World Series Dubai/DeepBlueMedia