Calcio
Calcio, qualificazioni Mondiali 2018: Israele ai raggi X. Hemed la stella, ma poca tradizione
Il primo impegno ufficiale della nuova Italia guidata da Giampiero Ventura andrà in scena domani ad Haifa alle 21.45 locali, le 20.45 CET. Il girone di qualificazione ai Mondiali 2018 si aprirà contro i padroni di casa di Israele, che occupano il 76° posto nel ranking Fifa (gli azzurri sono decimi) e che nella corsa a Euro 2016 si sono classificati quarti nel gruppo B che ha promosso direttamente Belgio e Galles – due semifinaliste – oltre alla Bosnia poi sconfitta ai playoff dall’Irlanda.
Israele ha partecipato una sola volta ai Mondiali, quelli del 1970, uscendo al primo turno. Non vanta alcuna presenza agli Europei (per cui concorre dal 1996) mentre nel 1964 ha conquistato l’edizione casalinga della Coppa d’Asia. Un successo raggiunto nell’età d’oro del calcio tra Tel Aviv e dintorni, perché anticipato da due secondi posti (1956 e 1960) e seguito da un terzo (1968).
Per l’impegno contro l’Italia il ct Elisha Levy ha convocato 23 giocatori: tra questi spiccano l’attuale capocannoniere Tomer Hemed, attaccante 29enne del Brighton con un passato nella Liga spagnola tra Maiorca e Almeria, e Tal Ben Haim, difensore 27enne terzo nella classifica delle presenze all time (91, guida l’ex Chelsea, Arsenal e Liverpool Yossi Benayoun a quota 97). Manca invece la nuova punta dei New York Red Bulls Omer Damari, migliore realizzatore nel percorso di qualificazione a Euro 2016 con cinque reti e una tripletta in Andorra.
Poco più della metà del gruppo (12 su 23) milita nel campionato locale, mentre il secondo paese più rappresentato è il Belgio con il blocco del Gent formato dai difensori Rami Gershon e Ofir Davidzada e dal centrocampista Kenny Saief, che con i suoi 22 anni è anche il più giovane tra i convocati per la sfida con gli azzurri. Formazione che segna molto (16 gol verso la Francia) ma subisce anche parecchio (14), nell’ultimo biennio Israele ha pareggiato in Galles e battuto con un netto 3-0 la Bosnia reduce dai Mondiali in Brasile, ma rimane ampiamente alla portata dell’Italia.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook Federcalcio Israele