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Tuffi: l’eredità di Tania Cagnotto? Elena Bertocchi: “Ho sempre gareggiato per avvicinarmi a lei”

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TORINO – E ora cosa ne sarà dei tuffi italiani? Tania Cagnotto, 41 medaglie internazionali, ha gareggiato per l’ultima volta in carriera sabato 13 maggio alla piscina Monumentale. “C’è un’altra Tania?“, le ha chiesto Repubblica a inizio settimana. “Ottimi nomi: Andrea Chiarabini, Giovanni Tocci, Elena Bertocchi“, la risposta. La regina ha parlato, ecco le sue investiture.

Bertocchi, milanese classe 1994, le ha tenuto testa a lungo nella sua festa d’addio. Ma la gara da 1 metro degli Assoluti di Torino è terminata come quella degli Europei 2016 a Londra: Tania prima, Elena seconda. Un passaggio di consegne che probabilmente non farà rivivere all’Italia le stesse emozioni che ha dato la bolzanina, ma che permetterà di continuare a competere almeno per il podio continentale. “Le ruberei l’eleganza – dice la lombarda -, per me è da sempre il modello da seguire. Mi ha detto spesso di non agitarmi in gara, di rimanere tranquilla. E’ tra le tuffatrici migliori al mondo: averla qui è fondamentale, ho sempre gareggiato per avvicinarmi un po’ di più a lei, anche negli eventi di seconda fascia magari meno importanti“. 

Tocci, cosentino anche lui nato nel ’94, è vice campione europeo da 1 metro. Con Tania Cagnotto a fine 2016 ha partecipato al talent di Fox “Dance Dance Dance“, un percorso che “ci ha fatto stringere un forte legame di amicizia“. Il calabrese ammette di essersi “commosso come non mai alle due medaglie di Rio” e spiega: “Tra collegiali e gare abbiamo passato tanto tempo insieme e ho potuto vedere con quanta abnegazione e passione affrontava ogni singolo allenamento per arrivare al suo obiettivo ed é questo ciò che mi ha colpito di più. Un’altra cosa che mi ha sempre impressionato – continua – è il modo in cui affrontava ogni gara. Sempre lo stesso spirito, lo stesso atteggiamento da vera campionessa. Non ha mai mollato un colpo. Un’atleta di platino ma non solo, una persona semplice, sempre umile e disponibile“.

La sfortuna si è invece accanita su Chiarabini, romano del ’95, che non ha potuto sfruttare la qualificazione alle World Series grazie al sesto posto olimpico nel sincro a causa di un’operazione alla rotula dopo un incidente in motorino a fine gennaio. Salterà gli Europei, perché sta bene, fa qualche tuffo ma deve recuperare tutta la massa muscolare persa nella gamba, lo staff federale cerca di recuperarlo almeno per i Mondiali. E per il futuro.

E poi c’è Chiara Pellacani, romana del 2002. Tania Cagnotto ancora non l’ha nominata, ma gli addetti ai lavori ne parlano benissimo. A soli 15 anni esordirà agli Europei e Mondiali senior di quest’estate nel sincro dalla piattaforma con Noemi Batki, che di anni ne ha il doppio. Un ottimo modo per rompere il ghiaccio a livello internazionale senza troppe pressioni, al fianco di un’esperta atleta che in carriera ha vinto sei medaglie europee. Allenata da Domenico Rinaldi, della fuoriclasse bolzanina dice: “E’ ovviamente la tuffatrice che ammiro di più. Non la conosco bene, ma con me è sempre gentile e carina. Mi dice di sorridere anche se sbaglio“.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto di: Francesco Caligaris

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