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Tuffi, Europei Kiev 2017: le speranze di medaglie dell’Italia. Tocci e Bertocchi per il bis

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Tre ori e tre argenti: questo il bottino dell’Italia agli Europei 2016 di tuffi a Londra. Ma in quell’occasione, l’ultima della sua carriera prima della consacrazione olimpica di Rio e del successivo ritiro, fu Tania Cagnotto a regalare due medaglie individuali e altrettante nei sincro con Francesca Dallapè e Maicol Verzotto. Senza più la bolzanina, da chi riparte la squadra azzurra?

Agli Europei di Kiev, dal 12 al 18 giugno, saranno Giovanni Tocci ed Elena Bertocchi gli atleti di punta dell’Italia. Sono giovani (entrambi classe 1994) ma allo stesso tempo non inesperti – sesto alle Olimpiadi il primo, da tre anni in squadra la seconda – e, soprattutto, reduci da una doppia medaglia d’argento vinta da 1 metro agli Europei di Londra. Sarà conferma? L’obiettivo è quello.

Bertocchi, milanese, può addirittura sognare oltre, perché nel 2015 fu quarta e l’anno scorso l’unica a batterla fu proprio Tania Cagnotto, che ovviamente non c’è. Sia lei che il cosentino da 1 metro sono ormai una sicurezza di punteggio e rendimento. Da 3 metri, invece, può sognare Tocci a patto che riesca a ripetere la super prestazione del recente Grand Prix di finale (oro e record in semifinale), meno Elena Bertocchi che ha superato quota 300 punti una sola volta in carriera.

Il risultato degli Europei 2016 – settimo posto – non la pone tra le favorite, ma Noemi Batki dalla piattaforma è stata in grado di salire sul podio cinque volte in sei anni, dal 2010 al 2015. La concorrenza è data in calo e la triestina ha tutte le carte in regola, esperienza compresa, per tornare in zona medaglia. A darle una spinta in più anche l’esordio in sincro, sempre da 10 metri, con la debuttante Chiara Pellacani: una carta tutta da giocare. Come a Rio 2016, infine, anche a Kiev ci sarà un quarto posto da riscattare: quello nel sincro misto da 10 metri della stessa Batki e di Maicol Verzotto. Anche senza Tania Cagnotto, l’Italtuffi può ancora dire la sua. Almeno in Europa.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Maik Steinhagen/Rostock 2015

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