Tuffi
Tuffi, Mondiali Budapest 2017: i favoriti e le possibili sorprese di ogni gara
Un giorno al Mondiale di tuffi che si svolgerà a Budapest fino al prossimo sabato 22 luglio: se l’Italia del dopo Tania Cagnotto punta più ai piazzamenti che alle medaglie, andiamo a scoprire gara per gara i possibili favoriti per il podio e le eventuali sorprese.
GARE MASCHILI
1 metro: Xie Siyi (oro a Kazan 2015 da 1 metro) ed He Chao (oro da 3 metri) si sono invertiti di specialità e non si può non considerare il secondo tra il lotto dei favoriti per la gara non olimpica. L’altro cinese in gara sarà l’esordiente Jianfeng Peng. A sfidarli soprattutto l’ucraino Illya Kvasha, argento uscente e reduce dal settimo trionfo europeo in dieci anni. Possono lottare per il podio anche il tedesco Patrick Hausding, il francese Matthieu Rosset, il messicano Yahir Ocampo e lo statunitense Mike Hixon, bronzo in Russia due anni fa. Outsider di lusso l’altro ucraino Oleg Kolodiy autore di un grande Europeo casalingo, sperando anche nell’azzurro Giovanni Tocci.
3 metri: chi ne ha più ne metta. I pezzi da novanta: il campione olimpico Cao Yuan e appunto Xie Siyi per la Cina, il britannico Jack Laugher due volte primo alle World Series, i russi Ilya Zakharov (fresco di oro europeo) ed Evgenii Kuznetsov, il tedesco Patrick Hausding bronzo a Rio, i messicani Jahir Ocampo e Rommel Pacheco, ancora gli ucraini Illya Kvasha e Oleg Kolodiy e il francese Matthieu Rosset. Si prospetta una finale memorabile, in cui potrebbero inserirsi pure giapponesi, statunitensi, australiani e canadesi. Difficile il compito di Tocci, al quale servirebbe almeno il record di punti ottenuto a fine maggio al Grand Prix di Madrid.
10 metri: anche la gara regina è pronta a dare spettacolo. Dopo tre ori consecutivi non ci sarà il cinese Qiu Bo, scottato dalla delusione olimpica. Ma il campione di Rio Chen Aisen e Yang Jian sono degni sostituti. Assente anche lo statunitense David Boudia (ritirato) dal 2011 sempre a podio nella piattaforma tra Mondiali e Olimpiadi. Il britannico Thomas Daley, terzo alle World Series, cerca il podio sognando il colpo grosso come a Roma 2009. La Russia punta su Victor Minibaev e Aleksandr Bondar, l’ex ucraino all’esordio iridato con il suo nuovo Paese, l’Australia su Domonic Bedggood. L’Europeo di Kiev, più che il padrone di casa Maksym Dolgov (da finale), ha visto la consacrazione del francese Benjamin Auffret: uno con cui fare i conti fino all’ultimo.
Sincro 3 metri: Xie Siyi e Cao Yuan non dovranno rilassarsi, perché i britannici Jack Laugher e Chris Mears sono decisi a ripetere l’oro olimpico e i campioni d’Europa Ilya Zakharov ed Evgenii Kuznetsov (Russia) si sono definitivamente messi alle spalle le difficoltà del 2016. Poche novità attese rispetto agli anni scorsi: i canadesi Philippe Gagne e François Imbeau-Dulac, i tedeschi Patrick Hausding e Stephan Feck, gli statunitensi Sam Dorman e Mike Hixon e gli ucraini Illya Kvasha e Oleg Kolodiy possono approfittare, rispetto alla finale di Rio, delle nuove coppie di Messico e Italia. Gabriele Auber e Lorenzo Marsaglia, all’esordio dopo il quinto posto europeo, possono comunque centrare la finale.
Sincro 10 metri: qui la Cina raramente perde e Chen Aisen e Yang Hao sono atleti esperti e rodati. Gli ultimi a batterla in un Mondiale sono stati i tedeschi Patrick Hausding e Sascha Klein a Barcellona 2013: quella di Budapest sarà la gara conclusiva della carriera del tuffatore di Dresda, che alle World Series ha comunque dimostrato di avere ancora cartucce da sparare. Thomas Daley e Daniel Goodfellow (Gran Bretagna) sono carichi dopo il bronzo europeo, la nuova coppia russa Aleksandr Bondar-Victor Minibaev sulla carta è fortissima, gli ucraini Maksym Dolgov e Oleksandr Gorshokovozov sono freschi di titolo europeo. Il Messico è un’incognita: ha cambiato molto e, di fianco a Diego Balleza, si presenta il classe 2001 Kevin Berlin.
GARE FEMMINILI
1 metro: il dopo Tania Cagnotto potrebbe parlare cinese e volare in una nuova generazione di atlete. La nazionale asiatica scommette infatti su Chang Yani (classe 2001) e Chen Yiwen (1999), l’australiana dai super coefficienti Maddison Keeney senza errori può raggiungere punteggi record, l’italiana Elena Bertocchi è senza concorrenza in Europa e può sognare in grande. Le esperte Nadezhda Bazhina per la Russia e Anna Pysmenska per l’Ucraina, le giovani Katherine Torrance per la Gran Bretagna e Michelle Heimberg per la Svizzera gli altri nomi da tenere d’occhio.
3 metri: le cinesi Shi Tingmao e Wang Han vanno per l’ennesima doppietta oro-argento, il ritiro di Tania Cagnotto potrebbe (finalmente) spalancare le porte alla canadese Jennifer Abel, la più pronta anche in virtù degli scorsi anni. Ma le World Series hanno messo in bella mostra l’australiana Maddison Keeney, mai sul podio individuale iridato nonostante il suo talento e la sua esplosività, e non va mai dimenticata l’altra canadese Pamela Ware, bronzo a Barcellona 2013. Possibili sorprese? All’Europeo è spuntata l’ucraina Anna Pysmenska, ma i punteggi sono stati bassi. Attenzione dunque ad atlete come la malesiana Yan Yee Ng o le statunitensi Krysta Palmer e Brooke Schultz.
10 metri: Si Yajie e Ren Qian stanno portando la piattaforma femminile verso livelli mostruosi. Qui, come non mai, l’Europa sta vivendo un ricambio generazionale che rischia di non portare alcuna rappresentante del Vecchio Continente in finale. Sono pronte ad approfittarne, in ordine sparso, l’australiana Melissa Wu, la canadese Meaghan Benfeito bronzo olimpico, la giapponese Minami Itahashi, la malesiana Pandelela Pamg bronzo a Londra 2012 e la statunitense Jessica Parratto senza dimenticare le nordcoreane rivelazione di Kazan 2015, la campionessa uscente Kim Kuk-hyang e la sua connazionale Kim Mi Rae.
Sincro 3 metri: Cina davanti a tutti con Shi Tingmao e Chang Yani (coppia nuova), Australia (Maddison Keeney e Anabelle Smith) e Canada (Jennifer Abel e Melissa Citrini Beaulieu) subito dietro come alle World Series, Gran Bretagna (Grace Reid e Katherine Torrance) e Russia (Nadezhda Bazhina e Kristina Ilinykh) a provarci. Non dovrebbe cambiare molto rispetto al recente passato, salvo l’assenza di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè.
Sincro 10 metri: un altro oro che sembra volare in direzione Cina, con Ren Qian e Si Yajie a raccogliere anche in sincro l’eredità di Chen Ruolin e Liu Huixia. La canadese Meaghan Benfeito si è subito trovata bene con la sua nuova compagna Caeli McKay, la Malesia delle vice campionesse olimpiche Cheong Jun Hoong-Pandelela Rinong punta più che mai alla conferma sul podio. Due anni fa bronzo nordcoreano, ma ora il duo è cambiato. Anche qui rischia di vedersi poca Europa, ma l’Italia può sorridere per il ritorno in gara (Noemi Batki-Chiara Pellacani) a otto anni di distanza da Roma 2009.
GARE MISTE
Sincro 3 metri: grande incertezza dietro la Cina (Li Zheng e Wang Han), perché la specialità non è olimpica e spesso le tradizionali gerarchie si ribaltano. Gli azzurri Elena Bertocchi e Maicol Verzotto partono dall’oro europeo con il compito di difendere il bronzo di due anni fa targato Cagnotto-Verzotto: difficile ma non impossibile. Il Canada di François Imbeau-Dulac e Jennifer Abel e l’Australia di Domonic Bedggood e Maddison Keeney può contare su coefficienti più alti: si è visto (quasi) sempre alle ultime World Series. In gara anche il britannico Thomas Daley con Grace Reid: coppia rodata.
Sincro 10 metri: Cina-Australia-Canada anche qui il podio delle World Series 2017: asiatici con Lian Junjie e Lian Jie, oceanici con Domonic Bedggood e Melissa Wu, nordamericani con Meaghan Benfeito e il classe 2003 Nathan Zsombor-Murray e non con il solito Vincent Riendau. Potrebbe cambiare qualcosa, magari in favore di Maicol Verzotti e Noemi Batki bronzo all’ultimo Europeo e sesti due anni fa a Kazan. La Russia, che schiera Victor Minibaev e Yulia Timoshinina, a Kiev è stata battuta dai britannici Matthew Lee e Lois Toulson.
Team event: due anni fa vinse la Gran Bretagna con Thomas Daley e Rebecca Gallantree, ma è cambiata la coppia. Se le entry list verranno confermate, Giovanni Tocci e Noemi Batki per l’Italia possono fare bene: a Kiev Vladimir Barbu e Chiara Pellacani si sono classificati quinti nella gara vinta a sorpresa dalla Francia di Matthieu Rosset e Laura Marino. Le altre coppie, sulla carta, da tenere d’occhio per il podio: Cina (Qiu Bo e Chen Yiwen), Germania (Sascha Klein e Tina Punzel), Messico (Rommel Pacheco e la stellina Viviana Del Angel Peniche, in bella mostra alle World Series), Russia (Evgenii Kuznetsov e Yulia Timoshinina) e Ucraina (Oleksandr Gorshokovozov e la 2002 Sofiia Lyksun).
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina Facebook World Series Dubai/DeepBlueMedia