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Formula 1
F1, GP Spagna 2019: analisi prove libere. Ferrari, gli aggiornamenti non convincono. Mercedes resta davanti. E nel terzo settore…
Comincia in salita il weekend dell’attesa riscossa per la Ferrari, in difficoltà in questo venerdì di prove libere del GP di Spagna 2019, quinta prova del Mondiale della massima categoria automobilistica; il leader del mondiale Valtteri Bottas ha imposto la sua legge anche in questa giornata, registrando un 1:17:284, con 49 millesimi di margine sul compagno Lewis Hamilton e tre decimi su Charles Leclerc, terzo. Il finlandese si sta dimostrando gara dopo gara incredibilmente costante, si sente perfettamente a suo agio con la vettura e continua a sembrare più veloce anche del più quotato compagno britannico.
La Mercedes ha risposto agli aggiornamenti Ferrari portando oggi un nuovo profilo degli specchietti retrovisori ad ala rovesciata e un’ala anteriore modificata nella porzione interna dei flap, con l’intento di indirizzare al meglio la turbolenza negativa dell’aria a centro vettura. Le risposte che si attendevano dagli importanti sviluppi portati dalla Rossa non sembrano aver raggiunto l’effetto desiderato, il passo gara della scuderia di Stoccarda pare davvero devastante e inarrivabile in ottica sia del sabato che della domenica, con la Ferrari parecchio lontana dai tempi fatti registrare da Bottas con le medie e da Hamilton con la gomma bianca dura.
La differenza di prestazioni con la gomma morbida è limitata ad un paio di decimi, ma il divario sale vertiginosamente con le mescole più dure, con i problemi evidenziati in casa Maranello che sembrano essere sempre i soliti: l’intero gap è stato infatti accumulato nel terzo settore, quello più corto e più lento, dove la maggior capacità della Mercedes di curare lo pneumatico risulta decisiva nel garantire maggiore aderenza in uscita dalla lenta chicane di curva 14/15. Questo, oltre a generare già preoccupazione per questo GP, non è certamente un buon segno nemmeno in vista di Monaco dove si andrà a correre tra due settimane. Leclerc ha però fatto registrare un 1:22.0 sul finale di sessione con gomma bianca, un tempo molto vicino a quello precedente di Hamilton sulla stessa mescola e sicuramente più incoraggiante del long run mostrato per tutto il resto della sessione, resta quindi da capire se questo giro sia stato un’eccezione isolata oppure se la Ferrari si sia in realtà un po’nascosta quest’oggi.
La Red Bull, arrivata qui con grandi speranze di aver ridotto il gap dai primi è risultata molto lontana dalla Ferrari in vista della qualifica, ma con le gomme gialle la partita sembra decisamente più aperta. Max Verstappen è stato costretto a saltare tutta la parte finale delle FP1 e parte di inizio delle FP2 per un problema al motore, che è stato preventivamente cambiato a causa di una perdita d’olio. Chi ha trovato un ottimo setup sembra invece la Haas, nettamente migliorata rispetto al disastroso weekend azero, con Romain Grosjean e Kevin Magnussen che sono rientrati comodamente nella Top 10 di giornata, sesto tempo per il francese a 869 millesimi e un paio di decimi di più per il danese.
CLASSIFICA FINALE PROVE LIBERE 2 GP DI SPAGNA 2019:
1 Valtteri BOTTAS Mercedes1:17.284
2 Lewis HAMILTON Mercedes+0.049
3 Charles LECLERC Ferrari+0.301
4 Sebastian VETTEL Ferrari+0.389
5 Max VERSTAPPEN Red Bull Racing+0.751
6 Romain GROSJEAN Haas F1 Team+0.869
7 Pierre GASLY Red Bull Racing+0.954
8 Kevin MAGNUSSEN Haas F1 Team+1.071
9 Carlos SAINZ McLaren+1.374
10 Daniil KVYAT Toro Rosso+1.438
11 Kimi RÄIKKÖNEN Alfa Romeo Racing+1.443
12 Alexander ALBON Toro Rosso+1.495
13 Lance STROLL Racing Point+1.555
14 Nico HULKENBERG Renault+1.577
15 Daniel RICCIARDO Renault+1.650
16 Lando NORRIS McLaren+1.757
17 Antonio GIOVINAZZI Alfa Romeo Racing+2.143
18 Sergio PEREZ Racing Point+2.164
19 George RUSSELL Williams+2.907
20 Robert KUBICA Williams+3.497
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